I linfonodi (o linfoghiandole) ed il sistema linfatico
Di Salvo Catania - Marzo 2004
Il
sistema linfatico comprende una rete fittissima di
canali, i vasi linfatici, e una serie di organi a forma
di fagiolo, i linfonodi, intercalati lungo il decorso
dei vasi linfatici, che svolgono un ruolo molto
importante nella elaborazione della risposta immunitaria
in grado di intrappolare e distruggere i batteri e le
cellule tumorali maligne portati con la linfa.
Dimensioni
Normalmente grande quanto un pisello, le dimensioni
variano da 1-25 mm e sono relativamente più cospicue
alla nascita e si riducono in età inoltrata; si
modificano in condizioni fisiologiche e , in grado
elevato, in situazioni patologiche.
Numero
Molto
variabile; più elevato nei primi anni di vita rispetto
all’età avanzata (a causa di una involuzione adiposa).
Esiste tuttavia una costanza e simmetria nella
distribuzione spaziale dei linfonodi.
Riportiamo una media dei numeri descritti da diversi
Autori.
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Testa n. 64
§
Collo n. 92
§
Torace n. 166
§
Addome n. 248
§
Pelvi n 70
§
Arto superiore n 80
§
Arto inferiore n 42 |
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Consistenza
Di
norma duro-elastica.
Sede
Ubiquitaria. Sottocutanea, nello strato profondo;
immediatamente sottostante alle fasce muscolari o nel
tessuto di sostegno interposto tra i muscoli; in tutte
le cavità corporee in rapporto con i tronchi vascolari;
addossati alla colonna vertebrale; alla periferia degli
organi o intraparenchimali.
Possono essere isolati o raccolti a gruppi..
In talune regioni i linfonodi possono mancare, e in
altre sedi sono costanti, potendo presentare, al più,
differenze volumetriche o numeriche.
Funzione dei linfonodi e applicazioni cliniche.
La linfa penetra nel linfonodo per mezzo dei vasi
linfatici afferenti e ne fuoriesce dopo una
processazione da parte delle cellule contenute nel
linfonodo. Ciò accade perché i linfonodi contengono
cellule chiamate linfociti e macrofagi, che funzionano
da vere stazioni di controllo nei confronti delle
cellule tumorali maligne e dei microrganismi patogeni.
Un segnale che c’è stato una attivazione di questo
sistema difensivo è rappresentato da un
ingrossamento dei
linfonodi, che se hanno sede
superficiale possono rendersi palpabili ed evidenziabili
all’esame clinico per molteplici cause : più
frequentemente infiammatorie, malattie immunologiche o
endocrine, sarcoidosi e tumori.
Le cause che determinano linfoadenopatie sono
sostanzialmente quelle infiammatorie acute e croniche (i
linfonodi sono dolenti e dolorabili e riprendono le
dimensioni originarie dopo le terapie e soprattutto alla
guarigione in tempi molto variabili).
I linfonodi più frequentemente palpabili sono quelli del
collo per ragioni infiammatorie di pertinenza
odontoiatrica o otorinolaringoiatria.
In questi casi un primo screening potrà farlo il medico
curante che probabilmente richiederà un controllo
odontoiatrico o otorinolaringoiatrico, in associazione
ad alcuni del sangue alla ricerca di alcuni parametri
che siano indice di infiammazione.
Nel caso particolare dei tumori, le cellule tumorali
maligne si staccano dalla massa primitiva e possono
invadere trasportate dalla linfa i linfonodi regionali,
da cui successivamente possono migrare e produrre
metastasi.
In questi casi i linfonodi palpabili sono indolenti e
soprattutto non sono mobili alla palpazione.
In alcuni tumori l’analisi del cosiddetto
linfonodo sentinella è molto importante per decidere la
strategia terapeutica.
Approfondimenti
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