I dolori al seno (mastalgia,
mastodinia)
Di Salvo Catania - Marzo 2004
I
dolori al seno (mastodinìa) rappresentano il sintomo
mammario più frequente (60%), che conduce la donna ad
una visita senologica.
Data la
complessità della funzione mammaria, il dolore al seno
rappresenta l’esempio più emblematico di disturbo che
per le sue implicazioni psicologiche, emotive e
simboliche, è in grado di mettere a dura prova il più
solido degli equilibri di chi ne è affetto.
L’intensità con cui può manifestarsi è variabile: da
lieve a moderato sino a forme severe che compromettono
la vita di relazione e le normali attività quotidiane.
La
mastodinìa può essere classificata in tre sindromi
cliniche :
- mastodinìa ciclica
- mastodinìa non ciclica
- mastodinìa extramammaria.
Mastodinìa ciclica
§
La più
comune. Le cause non sono note. E’ probabile che
l’azione degli estrogeni non bilanciata dal progesterone
agisca a livello periferico evocando modificazioni
fisiche quali la ritenzione idrica con edema localizzato
e tensione mammaria che determinano il quadro clinico.
In alcuni casi esiste una iperprolattinemia latente.
§
Si
manifesta in età fertile in relazione al ciclo
mestruale. L’età media di insorgenza è di 34 anni, ma
può manifestarsi anche a 14 anni.
§
Può
essere unilaterale o bilaterale con senso di tensione,
pesantezza, gonfiore e turgore mammario che si
manifestano dai 2-7 giorni che precedono il ciclo
mestruale , ma talvolta anche a metà ciclo. Regredisce
con l’arrivo del ciclo mestruale.
§
Sede:
quadranti esterni della mammella, maggiormente il
quadrante superiore.
§
Non è
ben localizzata e frequentemente si irradia alla ascella
omolaterale ed alla superficie interna del braccio ed è
associato il dolore ad un quadro clinico di nodularità
diffusa.
§
Lo
stress può accrescere l’intensità della mastodinìa
§
L’attività fisica aumenta il dolore, soprattutto se
richiede l’impegno degli arti e muscoli pettorali.
§
Gli
anticoncezionali influenzano scarsamente il dolore, in
alcuni casi lo amplificano.
§
Il
dolore può durare anche per anni
§
Scompare con la menopausa.
Mastodinìa non ciclica
§
Le
cause non si conoscono con certezza (idiopatica),
ma
a volte può dipendere dalla presenza di lesioni benigne
o estasia duttale , che deve essere sospettata in caso
di dolore localizzato nel quadrante centrale della
mammella.
§
Meno
comune della mastodinìa ciclica (30%) non è riferita al
ciclo mestruale.
§
Prevalente nel quarto decennio di vita (40-50 anni),
mentre quella ciclica è più frequente nella terza decade
§
Il
dolore può variare da moderato a severo, riferito come
pesantezza o disagio, talvolta come. pungente o
trafittivo, intermittente con esacerbazioni o continuo.
§
Sede:
più spesso è monolaterale, a volte non è localizzabile
con precisione, ed è riferito a tutta la mammella o al
quadrante supero-esterno o alla zona del
capezzolo-areola.
§
La
durata dei sintomi è variabile, ma generalmente in oltre
il 50 % dei casi presenta una risoluzione spontanea alla
menopausa.
Mastodinìa
extramammaria (falsa mastodinìa)
Non
sarebbe una mastodinìa classica ma è caratterizzata da
dolore alle mammelle per cause extramammarie ed
ovviamente la principale caratteristica è che il dolore
non sia in relazione al ciclo mestruale.
-
Sindrome di Tiezte
-
Caratterizzata da dolore localizzato in
corrispondenza di uno o entrambi i quadranti interni
della mammella, di tipo continuo, gravativo e
superficiale, che si accentua alla pressione delle
giunzoni condrosternali e con gli atti respiratori.
- E’ causato da una osteocondrite delle giunzioni
osteocondrali.
-
Dolore di origine vertebrale
- La mammella è al centro di un intreccio di fibre
nervose provenienti da diverse regioni anatomiche e
che possono dare dolori tali che le pazienti possono
scambiare come derivanti dalla ghiandola mammaria.
Queste terminazioni nervose provengono dalle ultime
vertebre cervicali e dalle prime toraciche.
- In questi casi con la palpazione della mammella ,
spostandola delicatamente se occorre, si può
verificare che il dolore tragga origine dalla
digitopressione di una costa e anche a distanza
dalla mammella nella regione toracica posteriore.
- Oppure il dolore mammario può essere evocato
dalla digitopressione vertebrale.
-
Traumi
-
Fondamentale è l’anamnesi.
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Angina pectoris
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Sedi e
irradiazioni della mastodinia: 1) mastodimia
vera; 2) dolore muscolo-scheletrico toracico
laterale; 3) dolore muscolo-scheletrico
condro.sternale. |
Valutazione del
dolore mammario
E' indispensabile come obiettivo primario escludere il
tumore come causa di mastodinìa, sebbene solamente 1
caso mediamente su 200 di dolore mammario prenda origine
da un tumore.
L’età è un fattore fondamentale . In uno studio
osservazionale personale, condotto in collaborazione con
Paolo Veronesi, su 4500 carcinomi consecutivi operati,
solo nel 3% dei casi il dolore era associato ad un
tumore. In tutti questi casi comunque si trattava di
pazienti in età menopausale., mentre
nessun
caso è stato registrato di dolore associato ad un tumore
in donne di età inferiore ai 50 anni.
E' importante identificare la sede, l'intensità e la
durata del dolore mammario. L'accertamento individuale
include: l'anamnesi, l'esame obiettivo, e se necessario,
quello ecografico e mammografico. Nelle donne di età
superiore ai 36 anni è consigliabile eseguire sempre una
mammografia precauzionale.
Nelle donne giovani o molto giovani l'ecografia mammaria
può essere da sola sufficiente per la conferma clinica.
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