Bella questa tappa, montagna e..
40 km!
Si parte alle alle
7,30: salita su terreno roccioso, poi,
25 km nel
cratere.
Un paesaggio lunare,
comincia a fare caldo, sono veloce, sono quarto assoluto e vado,
vado ...vado talmente tanto che salto un check point seguito da
altri sei "Gonzi"; ciò ci varrà, a fine tappa, una bella mezz'ora di
penalità.
Cocciuto mi fido
della bussola ed esco dal cratere,gli altri sono dietro, mmmh.. qui c'è da
divertirsi, discesa sui sassi, il mio terreno preferito.
In effetti mi sembra di
volare e ci credo talmente tanto che decollo davvero ed atterro di
testa su uno di questi sassi "rasoio". Mi rialzo e sento caldo sul
viso, mi tampono con il berretto e, non è una gran sorpresa, sangue.
Mi sono fatto un bel taglio, continuo a correre, tanto l'aria è
secca ed il taglio si rimarginerà.
Al CP 3 faccio un
figurone con le ragazze dell'assistenza, viso tutto imbrattato di
sangue ed io, "stoicamente", che continuo a correre.
Dai Checco! C'è ad
aspettarti un bel rettilineo di
5 km di sabbia (che non ci
abbandonerà più per i prossimi
150 km) e poi, finalmente,
il traguardo.
Al traguardo una jeep
mi carica e mi porta al campo, lì Salvo (di nuovo lui!!) prende un
altro credito nei miei confronti perché mi cuce amorevolmente
l'arcata sopraccigliare tagliata.
L'operazione è
laboriosa perché la jeep che porta il filo e l'ago da sutura arriva
dopo tre ore e l'altra
jeep, con la pinza per tirare l'ago, dopo sei.
Beh, ho un po' di ore
per mostrare i segni della battaglia.
Risultato, 5° di
tappa, 2 punti ed un occhio nero... un trionfo!!
3° tappa
Partenza ai piedi
dell'albero dell'esploratore Theodore Monod, inizialmente il terreno
è duro, poi maledetta sabbia molle e vento.
Dio! Come è molle
questa sabbia, navighiamo tra le dune, per fortuna non alte,
cerchiamo il CP2 che non è troppo evidente così come il CP 3, non
voglio più penalità grazie!
L'arrivo è nella
città carovaniera di Ouadane, la città dei sapienti.
Da questa sera
facciamo gli Italiani, estraiamo dal cuore O Sole Mio, l'inno di
Mameli ed Azzurro, ora si che non ce n'è più per nessuno, siamo
nella unica gara che vinceremo (quella canora).
Domani riposo e
turismo culturale, dopodomani il tappone.
Tutto bene? Beh, non
completamente, stiamo in apprensione fino alle 10 della sera perché
una ragazza francese, Isabelle, si è persa e viene ritrovata grazie
alle Jeep ed alla lucina della sua frontale.
Bon, tutto è bene
quel che finisce bene.
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