4° tappa

62 km, i primi 30 su percorso veloce e rullante.

Parto con Gigi che, progressivamente, impara a mangiare ed a bere in gara migliorando di conseguenza i suoi crono.

Corriamo bene insieme, parliamo poco ma, in una tappa cosė dura, in qualche modo ci si fa compagnia.

Dopo un duro passo, al 40° km attraversiamo il villaggio di Gnelba, poche capanne fatte con i rami, il mondo si č fermato a mille anni fa, non i sorrisi degli abitanti, fieri , dolci ed invitanti.. Mi vengono i lucciconi a ripensare ai visi di quei bimbi che guardavano quei marziani con il tubetto dell'acqua che scendeva dalle spalle.

Mi fermo al CP 4 ad aspettare Martin l'olandese, che č dietro me di qualche minuto, ci raggiunge ed inspiegabilmente comincia a fare dei cambi di ritmo.

"Questo č scemo!" -penso tra me-.

Il risultato č che Gigi non regge ai cambi e ci saluta ed io, a 2 km dall'arrivo, avendo gestito male l'alimentazione negli ultimi km, mi sento stanco e rallento per mangiare.

Al cavaliere olandese non pare vero di dare una mazzata a quel pirla di Italiano che l'ha aspettato e, come mi vede in crisi, spara tutto quel che ha e mi stacca di 2 minuti.

Beh, anche questa č esperienza.

Oh Sole Miooooo.

 5° tappa

L'ultima, 35 km, sabbiosa, sabbiosa e sabbiosa, non ne ho quasi pių voglia!

Parto bene, come sempre, sul duro per poi cedere progressivamente sulla sabbia ma, questa volta, gli organizzatori hanno un'idea fantastica... tagliano gli ultimi 5 km di dune e ci piazzano il traguardo insperabilmente pių vicino; i cinque km tolti avrebbero permesso a Fabien (fortissimo e giovane atleta con un bel 2h34' in Maratona) di superarmi.

Peccato Fabien, bravo Checco!!

Questo regalo mi permette di mantenere stretta la mia settima posizione assoluta, ho corso i 210 km a 5'30" a km, non male per essere un allenamento!!

Gigi termina quattordicesimo, super!

"Brave le mie caprette" -urla Pippo al traguardo.

 E Salvo?

Beh, Salvo si č difeso da par suo.

Dopo aver giocato a fare il Medico Chirurgo nella seconda tappa con il mio sopracciglio, ed aver fatto riposare il piede, si č ripreso alla grande ricominciando a correre.

Incredibile! Me lo vedevo spuntare di colpo da una duna con uno zaino himalayano sulle spalle, mi si metteva al fianco e mi dava i distacchi da chi mi precedeva spronandomi a raggiungerli.

Da non credere, sempre di corsa, alle volte in senso opposto a noi ancora in gara, alle volte al nostro fianco, sempre seguito da un nugolo di bambini.

Quanti segreti mi ha rivelato, quanto aiuto mi ha dato.

Grazie Salvo, mi serviranno anche alla MdS.

 Oh Sole Miooooo.

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