In questo ambiente multiforme sono le donne stesse che creano il clima. La conduzione, che negli altri gruppi guida, accoglie, risponde, si ritira ora in secondo piano ed è più morbida, neutra; serve soprattutto a guidare i processi di apprendimento delle tecniche, fisiche e artistiche.
Il visitatore immaginario potrebbe cogliere, dopo un po', una strana atmosfera, un clima accogliente e denso di emozioni, un impasto di confidenza, pudore, accettazione, forza, humour, come talvolta capita tra persone che, non conoscendosi, hanno però condiviso alcune delle cose più intense e drammatiche della vita.
In questo ambiente, il gruppo della "terapia degli affetti" accompagna in un viaggio lunga e appassionato nella vita quotidiana e negli affetti che la abitano, negli stili che ogni donna si è data per conoscere il mondo, nei valori che definiscono, soggettivamente, il bene e il male, nelle soddisfazioni e nelle frustrazioni.
Cambiare, trasformarsi, crescere sono processi il cui punto d'inizio è segnato talvolta proprio dall'incontro con il cancro, ma la cui fine non è scritta in alcun luogo predefinito.

La fiduciaria

È una figura centrale dell'organizzazione, che può svolgere molti ruoli: incontrare le donne in ospedale dopo l' intervento, accoglierle in sede, co-condurre i gruppi, ma anche occuparsi delle pulizie, del giardino, oppure parlare in pubblico in occasioni di manifestazioni, promozioni, raccolte di fondi.
La fiduciaria è una donna operata di cancro al seno e rappresenta l' idea vivente della speranza, poiché con la sua im magine parla in modo più potente e chiaro di mille spiegazioni di come sia possibile vivere la malattia e rinascere.
L'Associazione richiede alle proprie fiduciarie di aver compiuto un lungo percorso concreto (i gruppi, il corso di formazione, l' addestramento) e le utilizza rispettando le motivazioni e le capacità di ognuna.
Inoltre sono continuamente coinvolte in una serie di attività che consentono loro di sentirsi pienamente partecipi della vita e del clima di Attivecomeprima, nonché di poter esprimere, in alcuni momenti di gruppo loro riservati, gli eventuali problemi che possono derivare dal loro lavoro.
Quella della fiduciaria è un ruolo di rispecchiamento, ad alto contenuto empatico, nel quale la "materia prima" è data dalla persona stessa. È un ruolo che non si avvale, di per sé, di specifiche mediazioni professionali; si nutre invece di rinforzi culturali, organizzativi, di appartenenza. Per questi motivi le fiduciarie sono scelte con accuratezza sulla scorta di una attenta valutazione delle loro caratteristiche personali, delle loro capacità di equilibrio.

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