Rivivere il dramma

La revisione degli imprinting negativi può essere avviata anche in virtù del fatto che i momenti più drammatici dell'esperienza del cancro vengono ripresi, rappresentati e discussi. Ciò avviene in lavori di gruppo - "Riprogettiamo l'esistenza" e "Decido di vivere" - dei quali si parla più diffusamente (insieme al gruppo della "Terapia degli Affetti") in un altro capitolo di questo libro.
Le tappe della malattia e le emozioni ad esse collegate vengono rimesse in campo, rivissute nel gruppo, nella nuova socialità. La funzione della rappresentazione collettiva del dramma, all'interno della quale si riassumono le singole vicende personali, è quella di riattivare in modo esplicito sentimenti dolorosi quali la paura, lo smarrimento, l' ansia, la rabbia, la disperazione. Sono queste le emozioni - in molti casi annegate nei sistemi difensivi di adattamento ma mai veramente affrontate, riconosciute e superate, rese memoria storica - che funzionano come organizzatori simbolici dello stile di vita.
Rivivere il dramma è un rito iniziatico che ha una certa dose di crudezza. Riaprire gli occhi su ciò che è stato, renderlo esplicito, parlarne, sentirne parlare, accettarne la realtà ha un senso se ciò serve a ripristinare possibilità espressive, a de-ostruire canali comunicativi, a recuperare parti di sé abbandonate.
La strada a ritroso non è sempre facile. La donna operata e la psicologa che conducono questi gruppi sono al tempo stesso organizzatrici di pensiero e decodificatrici di emozioni. Il sottile intreccio di rappresentazioni del dramma che nel gruppo si genera continuamente in seguito alle stimolazioni del testo e delle conduttrici viene raccolto e dipanato, reso tollerabile e umano, sottratto a quell'area di dolore quasi inesprimibile ove spesso risiede, nell'esperienza soggettiva della malattia.
I passaggi dell'esperienza che accomunano le donne nel gruppo prendono l'avvio dall'allarme per la scoperta di "qualcosa che non va" al seno, per poi transitare attraverso le visite diagnostiche, le decisioni mediche, l' attesa del ricovero, l' intervento chirurgico, la degenza, il ritorno a casa, le cure post-operatorie.
Nel riviverli, prendono forma altri scenari, altri dolori che si sono sommati e intrecciati alle ansie per la malattia. Rivivere il dramma del cancro significa anche rivivere altri drammi personali, relativi alla vita privata o alle emozioni vissute durante le fasi della malattia e le cure.
Rimodellare l'imprinting, in questi gruppi, significa attribuire al cancro e agli altri drammi il loro posto, separandoli, riconoscendoli come diversi, per poi stimolare il coraggio di rivedere scelte e adattamenti che, funzionali alla situazione di trauma e di emergenza, hanno ora perso il loro potere difensivo e possono essere intrappolanti, mortificare e deprimere quanto la malattia.

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