L'immagine dei medici
Alcuni medici che collaborano con l'associazione (soprattutto specialisti in chirurgia oncologica e chirurgia plastica, ma anche altri specialisti all'occorrenza) incontrano periodicamente le donne in incontri aperti, durante i quali i medici sono chiamati a rispondere alle domande che verranno loro poste sulle terapie, sulle recidive e su ogni altri argomento che possa interessare le donne presenti.
È un incontro "senza rete" e senza protezione, un'esperienza intensa e spericolata che attiva grandi emozioni.
I medici non indossano il camice, sono fuori dai loro ospedali, molto spesso non conoscono affatto le donne presenti, perché non le hanno curate né mai incontrate in precedenza. Ogni domanda esige una risposta chiara e comprensibile.
L'intento di questi incontri è quello di consentire, tra donne e medici, un contatto meno interferito dai soliti segnali di"ruolo" presenti in ospedale per favorire l'uscita allo scoperto delle qualità umane, oltre che professionali, del medico.
Il fatto che egli debba rispondere anche alle domande più difficili davanti a un gruppo di donne delle quali non conosce né la storia clinica né la condizione attuale implica che ogni sua frase possa produrre effetti non controllabili su qualche persona presente. Ad esempio, se dovesse affermare che una certa forma di tumore ha un andamento più favorevole di altre, ciò potrebbe implicare che altre donne, che non hanno avuto "quella" forma di tumore, si sentano più in pericolo, o perlomeno in una posizione sfavorevole e così via...
La difficoltà dei colloqui è poi aumentata dal fatto che le persone presenti hanno già vissuto l'esperienza del cancro e non sono quindi interessate a porre domande su argomenti che consentono maggiori generalizzazioni e minori implicazioni soggettive, come ad esempio la prevenzione.
Le domande e gli interessi delle presenti attraversano sovente i campi minati di sintomi preoccupanti (dolori, problemi fisici) dietro i quali si teme possa celarsi la ripresa della malattia.
In un contesto di tale natura emergono molto più chiaramente le qualità umane del medico, i suoi eventuali momenti di indecisione, le sue strategie comunicative, la sua sincerità, i suoi limiti e le sue forze.
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