Rimodellare l'imprinting

Lo scenario della scoperta della malattia e della cura, nonché la qualità delle relazioni al suo interno possono determinare stress in tutti i protagonisti. L'imprinting che deriva, per ognuno, è condizionato anche da fattori soggettivi o casuali che non possono interamente essere previsti. Tuttavia, le tematiche dell'adattamento sono specifiche e, in linea di massima, consentono all'associazione di approntare dei "campi" di intervento sufficientemente vasti per accogliere le differenti esperienze e soggettività, ma abbastanza specifici da cogliere esigenze bene individuate.
Rimodellare l'imprinting negativo per favorire l'uscita da emozioni divenute disadattive: in tal modo potremmo leggere l'insieme delle attività che si svolgono in Associazione.

La questione del corpo

Uno dei gesti che Ada Burrone compie talvolta con le donne operate è quello di far loro vedere la cicatrice lasciatale dall'intervento chirurgico. Talvolta invita anche le donne presenti a fare altrettanto. Questo gesto, nella sua apparente semplicità, colpisce uno dei gangli vitali delle ansie depressive possibili dopo l'intervento chirurgico.
L'intento del lavoro di Attivecomeprima è anche quello di avviare un percorso di "normalizzazione" dell'identità corporea, messa in crisi non solo dai cambiamenti chirurgici, ma anche dalla simbolizzazione "ammalata" e talvolta un po' svilita del corpo stesso.
La "norma" è ora quella del gruppo, della nuova socialità, formata da donne che hanno vissuto anch'esse l'intervento chirurgico. In essa si condivide l'esperienza del cancro e della ferita (ampia o piccola che sia); vi sono quindi minori ragioni per attivare le inibizioni che spesso, con differente grado di intensità, si manifestano per via dell'alterazione del seno.
Nella nuova socialità vi sono molte spinte alla valorizzazione di sé, intesa anche come possibilità di recuperare il piacere di vestire bene e di truccarsi adeguatamente, se lo si desidera.
Una serie di attività psicocorporee e creative aiutano inoltre a riavvicinarsi alle emozioni derivanti dal corpo e ritrovare un contatto più giocoso e pratico con la propria immaginazione.
L'affermazione di una piena femminilità e la riparazione della ferita emotiva che investe il corpo sono stimolate quindi in momenti e attività differenti che possono riconciliare con la bellezza, intesa qui molto più come armonia ed espressività che non come qualità meramente estetica.

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