L'impostazione socializzante dell'intero schema di attività e di interventi in sede risponde all'esigenza di costituire sin dall'inizio un buon rapporto tra donna e gruppo, per riattivare processi di simbolizzazione spesso inibiti o cristallizzati da adattamenti specifici dell'esperienza sino ad allora vissuta nel percorso della malattia e delle cure.
L'ingresso in una situazione di gruppo è un'esperienza originaria nella vita dell'essere umano, relativa alla nascita nel gruppo famiglia e alle successive nascite sociali dei primi cicli di vita, nell'infanzia e nell'adolescenza. È quindi un essenziale fattore di forma del campo vitale, la cui sostanza è data dalla qualità delle relazioni in esso esistenti.
L'accoglienza ha inoltre la funzione di facilitare la risoluzione dell'emergenza, come nel caso, ad esempio, in cui vi sia la necessità di cercare un medico specialista perché ci si è scoperte un nodulo al seno. L'invio a strutture e medici conosciuti dall'Associazione non avviene in modo asettico, nella semplice forma di fornire l'indirizzo di un ospedale, il numero di telefono corrispondente a un reparto, a un medico. Anche in questi casi, perlopiù conosciuti al telefono, spesso di città lontane da Milano, l'orientamento è quello di accogliere la situazione emotiva della persona che chiama (non solo la donna direttamente interessata, talvolta il suo partner, un genitore - solitamente la madre - un parente, un'amica . . . ) in modo che possa quindi rivolgersi alle strutture sanitarie essendo già stata un po' informata, rinfrancata, rassicurata sulla possibilità di affidarsi ad esse con fiducia.
L'accoglienza è anche un momento di frattura delle angosce derivanti dall'emergenza, dalla scoperta di un nodulo. Crea le pre condizioni per una maggiore fiducia in chi curerà, ma costruisce nel contempo un "punto di riferimento" esterno all'istituzione curante che potrà essere utile in seguito, quando potranno esservi necessità emotive che non vengono interamente accolte dalla istituzione sanitaria, oppure dolori e risentimenti che non ci si sente di esprimere in essa per via della loro carica aggressiva, in grado di minare il rapporto terapeutico di cui vi è ancora un alto bisogno...

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