La necessità primaria è quella di avere risposte sulla diagnosi e sulle sue prospettive. L'incertezza che caratterizza sin dall'inizio questa vicenda umana può essere mitigata dall'affidamento a una figura medica che sappia esprimere competenza, alleanza, serietà, sincerità.
La terapia del cancro della mammella è prevalentemente chirurgica. Oggi, rispetto al passato, è anche prevalentemente conservativa.
Tuttavia, la modificazione della forma e del volume della mammella (o la sua mancanza nei casi di intervento radicale) e le possibili complicazioni (oggi sempre meno frequenti per via del miglioramento delle tecniche chirurgiche) al circolo linfatico del braccio interessato con conseguente rigonfiamento dello stesso pongono molto spesso il problema di adattarsi a un cambiamento non secondario dello schema corporeo. Si tratta comunque di un cambiamento che non implica, se non raramente e in modo limitato, importanti alterazioni funzionali.
La chirurgia senologica altera, più che altro, l' immagine fisica e psichica del corpo, incidendo su aspetti che hanno una valenza narcisistica profonda.
Come possa o debba essere il proprio corpo per sentirlo buono, desiderabile, spendibile nelle relazioni sociali e in quelle amorose, tutto ciò dipende da questioni intime che affondano le radici nelle relazioni originarie con la madre e nelle successive rielaborazioni dell'identità che l'adolescenza produce.
Il rifiuto del corpo modificato, che si traduce spesso nell'incapacità di guardarsi e di toccarsi nella zona operata, ha a che fare con il trauma della separazione da una parte di sé densa di investimenti affettivi. Esso ha inoltre collegamenti con l'impossibilità di ricostituire una buona immagine della propria identità corporea perché mutilata, incompleta, deformata.
La necessità di compiere alcuni processi di ridefinizione dello schema corporeo si intreccia ad altri aspetti critici dell'esperienza del momento, come ad esempio l' eventuale crisi della coppia. La vergogna, il sentimento di inadeguatezza, la cattiva immagine della propria femminilità che derivano dalla mutilazione o dall'alterazione del seno, sono talvolta sentite come ostacoli fortissimi per utilizzare il poter contrattuale della seduttività all'interno della crisi della coppia. Ci si può, cioè, sentire impedite nella ricerca effettiva di altri partner, ma soprattutto inibite rispetto alla stessa possibilità che ciò avvenga. Deriva da questo un ulteriore elemento di depressione, per l'implicita (e obbligata) dipendenza dal partner proprio nel momento in cui, per gli innumerevoli motivi che abbiamo visto più sopra, il rapporto con lui attraversa momenti burrascosi.
Tuttavia è bene ricordare che la cattiva immagine di sé derivante dall'intervento chirurgico non dipende necessariamente da giudizi negativi espressi da altri. Per esempio, accade spesso che il cambiamento del corpo venga accettato senza alcun problema dal partner (soprattutto se si tratta di un partner amoroso vero), ma non sia comunque accettato dalla donna.

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