L'ambivalenza della relazione tra persona curata e istituzione sanitaria può essere descritta utilizzando questo schema:
Le relazioni riportate sui lati del quadrato ci parlano di un intero universo affettivo che vive nel rapporto di cura.
Ognuna di esse può rappresentare un momento particolare di tale universo.
Il quadrato delle relazioni evidenzia come possiamo sentirci salvati o abbandonati, accolti nei nostri bisogni o lasciati un po' a noi stessi, liberati dal male o colpiti in modo doloroso e indelebile da mali iatrogeni.
Questa convivenza di aspetti salvifici e di aspetti persecutivi può anche generare una sorta di "collasso" delle rappresentazioni, in seguito al quale l'istituzione e il medico sono sentiti al tempo stesso come qualcosa che aiuta e qualcosa che mette nei guai, come buoni e cattivi.
Potremmo definire questa situazione come una posizione stressante, nella quale la simultanea presenza di sentimenti opposti genera ricorrenti stati di speranza contraddetti da stati di disperazione, con conseguente aumento del livello dell'ansia e dei sentimenti depressivi.
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