L'idea probabilistica della morte, permeata di incertezza, ci è ora suggerita da due potentissime fonti di conoscenza:
A. i nostri sensi,e il senso comune: vediamo, ascoltiamo, tocchiamo con mano la vita. Quindi sappiamo che di cancro si muore. Sappiamo anche che si vive, ma questa informazione ha spesso un valore emotivo ridotto, meno pregnante, poiché non abbiamo alcuna garanzia circa le condizioni in cui "sicuramente" si può vivere dopo il cancro;
B. la Medicina: dalla quale traiamo non solo speranza, ma anche informazioni. Esse ci consentono di sapere, ad esempio, che un cancro alla mammella e un cancro al polmone ci offrono, statisticamente, prospettive di sopravvivenza differenti; ci dicono "a priori" che probabilità di vita potremmo avere per ogni tipo di tumore conosciuto.
Forse pochi sono a conoscenza delle informazioni (ed hanno quindi i relativi pregiudizi) di tipo "B". Tutti hanno conoscenze e pregiudizi di tipo "A".
Può non essere vantaggioso aggiungere le conoscenze "B" a quelle "A", poiché ciò farebbe aumentare, con molta probabilità, l' incertezza, soprattutto per i tumori per i quali la probabilità di sopravvivenza non è molto elevata.
Dal punto di vista psichico, questa incertezza è una potente cagione del malessere. Le nostre difese rischiano ora di naufragare, offrendo il panorama di una nuova e dolorosa nascita.

Un problema di imprinting

Il concetto di imprinting, destinato a descrivere gli apprendimenti primari e immediatamente adattivi di alcune specie di animali, non è forse troppo distante dall'idea psicoanalitica circa le influenze che le esperienze originarie infantili esercitano sullo sviluppo psichico dell'essere umano.
Una ulteriore estensione dell'applicazione di questo termine potrebbe qui essere utilizzata per sintetizzare l'influenza che hanno le relazioni immediatamente prossime a un "punto di grave crisi" per aiutare il soggetto a "leggere" il significato di ciò che accade e poter trovare un adattamento agli eventi. In altre parole, quando ci troviamo in una situazione che modifica fortemente e drammaticamente il contesto della nostra esistenza possiamo utilizzare, come le papere di Lorenz, gli elementi ambientali e relazionali più prossimi per costruire nuovi significati del mondo che ci servono per addentrarci in una realtà di cui non conosciamo ancora nulla.
L'imprinting può, però, generare anche adattamenti che favoriscono la sopravvivenza psichica a prezzi molto elevati, attraverso lo sviluppo di sintomi dolorosi di tipo nevrotico o, talvolta, psicotico.

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