Alcuni studi trovarono livelli di estrogeni lievemente più alti
nei casi di cancro mammario che nei controlli sani, ma la
maggior parte degli studi non trovò differenze. Questi studi,
come già abbiamo accennato, hanno difetti intrinseci, soprattutto
quello che è difficile confrontare le donne che si ammalano
con un campione effettivamente rappresentativo della popolazione
da cui provengono; poi quello che misurare i livelli ormonali
dopo che la malattia è comparsa può rivelarne delle
conseguenze piuttosto che delle cause (occorrerebbe sempre
fare studi come quello dell'isola di Guernsey, che però sono
molto più cari e più lunghi); e inoltre quello che i livelli di ormoni
nel sangue variano nel corso deUa vita, del giorno del ciclo
e anche dell ' ora del giorno. Dalle difficoltà della teoria
estrogenica nacquero molte varianti; ne accenneremo appena
ma alcune di esse ebbero grande fama e dominarono la ricerca
per anni. La teoria del rapporto estriolo, oggi abbandonata,
secondo cui dei vari estrogeni presenti nel sangue alcuni sarebbero
protettivi altri aumenterebbero il rischio. La teoria
dell ' eccesso di estrogeni non contrapposti dal progesterone,
secondo la quale gli estrogeni stimolerebbero la proliferazione
deUe cellule mammarie e il progesterone la frenerebbe causando
una maturazione delle cellule come avviene ciclicamente
nell'endometrio (il rivestimento interno dell'utero che ogni
mese si prepara per accogliere un eventuale uovo fecondato).
Secondo quest'ultima teoria, o almeno nei sogni della propaganda
che l'ha fatta sua, l'associazione di un progestinico ai
farmaci a base di estrogeni usati per i disturbi della menopausa
preverrebbe l' aumento sia dei tumori dell ' utero sia di quelli
della mammella. Ciò è probabilmente vero per l'utero ma purtroppo
non c' è alcuna prova per la mammella, anzi ci sono
forti sospetti contrari. È stato documentato, infatti, che nella
seconda metà del ciclo mestruale, proprio quando l' ovaio produce
progesterone, la proliferazione cellulare delle cellule epiteliali
della mammella è più intensa. Nella mammella, quindi,
il progesterone non frenerebbe la moltiplicazione cellulare ma la
aumenterebbe. Il primo sospetto che ha portato allo sviluppo
di una teoria progestinica del cancro della mammella è nato
dagli studi sulle donne che utilizzavano la pillola anticoncezionale.
Com' è noto la pillola di uso comune oggi comporta sia
un trattamento estrogenico sia un trattamento progestinico (le
pillole esclusivamente estrogeniche usate un tempo sono state
abbandonate perche causavano il cancro dell'endometrio). Ebbene
le donne che prendono la pillola si ammalano meno di
cancro dell ' endometrio ( verosimilmente per l' effetto protettivo
del progestinico) e di cancro dell ' ovaio (probabilmente perche
ogni attività ovarica viene bloccata) ma sfortunatamente non si
ammalano meno di cancro della mammella (forse perche la
somma dello stimolo di estrogeni e progestinici esterni finisce
di bilanciare la mancanza di quelli ovarici). Vari studi hanno
suggerito anzi che due gruppi di donne che prendono la pillola
hanno un rischio lievemente superiore di cancro mammario,
quelle che la prendono in età molto giovane e quelle che la
prendono quando sono vicine alla menopausa. Sono periodi in
cui i cicli mestruali sono frequentemente anovulatori, cioè non
si forma il corpo luteo e non viene prodotto naturalmente il
progesterone; sopperendo alla carenza naturale di progesterone
con i progestinici della pillola si aumenterebbe un po' il rischio.
Se da un lato questa teoria minaccia il mercato dei progestinici
in menopausa, dall'altro fa intravvedere all'industria
farmaceutica il pingue orizzonte dello sviluppo di una nuova
pillola anticoncezionale che oltre a prevenire le gravidanze
non desiderate prevenga il cancro della mammella. Si tratta di
creare una specie di menopausa farmacologica con dei farmaci
che simulano l' azione di alcuni ormoni dell' ipofisi (la ghiandola
che, alla base del cervello, regola tutte le altre ghiandole
che producono ormoni) e contemporaneamente somministrare
una minima quantità di estrogeni perche non vengano le vampate
e l' osteoporosi, e di progestinici per il cancro dell ' endometrio.
I primi esperimenti sono già in atto. Se avranno successo
potremo illuministicamente goderci tutti i vantaggi della
civiltà che ha saputo trionfare sulla natura. Basterà una pillola.
Naturalmente i fans della teoria progestinica ritengono che la
teoria dell ' eccesso di androgeni sia una fesseria (si ricorderà
che questa teoria era stata subito associata a quella dell'insufficienza
progestinica).
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