Col passare delle ore scende la temperatura al limite della sopportabilità, in compenso aumenta il mal di schiena. Gli incessanti “zip zip” dei sacchi a pelo che si aprono o si chiudono in continuazione nonché i “ruggiti” di chi riesce a dormire e russa sonoramente completano il quadro che sarà con noi ogni notte. È quasi una liberazione quando intorno alle 5 e mezza arrivano i “Ialla Ialla”, da noi così chiamati per la parola che scandiscono gli addetti allo smontaggio delle tende (forse significa: dai, dai) mentre si avvicinano per letteralmente toglierci la tenda di sopra il capo. Poco dopo arriveranno gli addetti ai tappeti che ci sfileranno i tappeti di sotto il posteriore. Buon giorno!

Terza tappa: Km 37, direzione Cap 72°. Anche questa mattina vengono controllati e pesati gli zaini di alcuni atleti: tutto regolare. Oggi ci sarà la prima resa dei conti. Ci aspettano 19 Km ininterrotti di gigantesche dune di sabbia dorata in un continuo sali scendi mozzafiato pieno di emozioni. La selezione è durissima. Una ventina i ritirati. E fortuna che il cielo è coperto da uno strato di nuvole che impediscono al sole di “cuocerci” rendendo la temperatura accettabile, altrimenti il tributo sarebbe stato molto più alto. La partenza è molto veloce, nonostante il Road Book sia molto chiaro a proposito delle difficoltà. Con il buon senso del veterano parto tranquillamente e, all´inizio delle dune, anche per distrarre un poco il cervello, decido di contare quanti supererò scontando da quanti verrò superato: il buon senso iniziale è pagante: durante i 19 Km supero 81 concorrenti. Arrivo stravolto, anche per me è stato un massacro. Sotto il tappeto ci sono grandi pietre, raccolgo le ultime forze e insieme agli amici si ripuliscono i nostri 10 metri quadrati. Un brodo ben salato seguito da una generosa porzione di cernia reidratata mi rimettono lentamente in sesto. Oggi, un gruppetto di campioni tra i quali Marco Gozzano e Marco Olmo, non trovandolo, saltano involontariamente il controllo 3 situato nel bel mezzo delle dune. Rischiano grosso perché oltre a un ´ora di penalità non hanno la possibilità di rifornirsi di acqua e il cammino è ancora lungo: da campioni che sono superano anche quell´ostacolo e arrivano provati al bivacco. La classifica generale viene notevolmente influenzata, ma così sono le ferree regole del MdS. Questa notte sarà lunghissima: la stanchezza accumulata rende abbastanza preoccupante la tappa di domani.

Torna ala terza parte Vai alla quinta parte