Per il gran numero di partecipanti in questo
studio si è potuto valutare il rischio anche in base al tipo
di terapia ormonale utilizzata, e si è visto che il rischio
era minimo per l’uso di solo estrogeno, massimo per estrogeno
+ progestinico, intermedio per l’uso di Tibolone, uno steroide
sintetico dotato di proprietà sia estrogene che progestiniche
che androgene.
Il rischio da solo estrogeni non differiva significativamente in base
al tipo di preparato
(coniugati estrogeni equini o etinil-estradiolo), al dosaggio, ed
alla via di somministrazione (orale, transdermica, impianto). Il dato
sulla via di somministrazione è piuttosto inatteso e dovrà
essere confermato da altri studi. Ci si aspetta infatti che la via
orale sia meno a rischio per tumori al seno poiché il passaggio
degli ormoni attraverso il fegato comporta da un lato la loro parziale
trasformazione e dall’altro stimola la produzione epatica di
sostanze specifiche che legano gli steroidi nel sangue, rendendoli
inattivi.
Analogamente il rischio da progestinici era indipendente dal tipo
di progestinico usato
(MAP, noretisterone, norgestrel/levonorgestrel) e dalla modalità
di somministrazione (sequenziale o continua). Anche questo dato dovrà
essere confermato poiché ci si attende che il rischio sia minimo
o assente per il progesterone naturale, intermedio per i progestinici
derivati dal progesterone e massimo per i progestinici derivati dal
testosterone.
I risultati di questi grandi studi hanno condotto alla conclusione
che la terapia ormonale sostitutiva in menopausa:
- va proposta solo al bisogno per i disturbi immediati della menopausa
(vampate, secchezza vaginale, ecc.).
- va somministrata alle minime dosi efficaci e per il minor tempo
possibile.
- meglio usare Estrogeno da solo (se possibile) rispetto a Estrogeno+Progestinico.
Fra i progestinici meglio il Progesterone naturale rispetto ai derivati
del Progesterone e del Testosterone.
- non è indicata per la prevenzione delle malattie cardiocircolatorie.
- resta l’indicazione per la prevenzione delle fratture da
osteoporosi nei soggetti particolarmente a rischio.
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