L' autoesame

Se conoscete il vostro seno, l'autoesame è quasi un gioco.

Una volta al mese, preferibilmente al termine del ciclo mestruale, potete mettervi davanti allo specchio ed osservare le vostre mammelle, prima con le braccia lungo i fianchi e poi a braccia alzate e mani dietro la testa: una certa differenza di dimensioni tra una mammella e l'altra è normale.

Meno normali sono invece eventuali affossamenti o raggrinzimenti della pelle. Anche il capezzolo non dovrebbe avere retrazioni o sporgenze irregolari. Dopo esservi attentamente guardate, potete passare alla palpazione: meglio eseguirla in posizione supina e con una mano dietro la nuca.

Con l'altra mano, a dita distese e ravvicinate, provate a palpare la mammella opposta, con pressione leggera e movimento rotatorio di scorrimento della pelle sulla ghiandola sottostante.

In questo modo è possibile apprezzare la superficie del tessuto ghiandolare, che si presenta finemente granulare nelle donne giovani, per diventare sempre più liscia e omogenea con il passare degli anni.

 

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