Lo sport dopo la malattia

Storie di persone che hanno deciso di tornare alla vita grazie allo sport.

Nella mia professione di chirurgo oncologo ho conosciuto molti “pazienti eccezionali”.
Chi sono i pazienti eccezionali?
Sono individui da sempre normali, nei quali il desiderio di vita si esprime nel modo più
forte.
Essi alla scoperta o nel corso di una malattia grave, si assumono la responsabilità della
loro vita, e si impegnano a riacquistare la salute e la serenità perduta.
Sanno che la vita non dà garanzie.
Ne accettano quindi i rischi e le sfide.
Si sentono soprattutto padroni del loro destino e per tale ragione non lasciano tutta
l’iniziativa al medico, poiché preferiscono costituire insieme a lui una specie di società o di
alleanza con il patto reciproco di dare il meglio di sé e dal medico pretendono SOLO (!) la
tecnica, la competenza e naturalmente l’impegno.

Apriamo questa sottosezione con la storia di Giulio che io ho conosciuto alcuni giorni prima
della partenza per la Libia per disputare la Desert Marathon nel 2001, poi annullata per i noti
fatti dell’11 settembre.
Da quel momento sino al 2003 non ho più avuto sue notizie ed il perché ce lo racconterà qui
di seguito.
Ho chiesto a Giulio, temprato alle torture della Marathon des Sables, di raccontarmi la sua
storia perché sono stato colpito dalla sua straordinaria CAPACITA’ DI RIPROGETTARE
L’ESISTENZA dopo la malattia.
Un' altra caratteristica accomuna Giulio alla categoria dei pazienti eccezionali: il cambiamento,
che è all’origine della sua straordinaria vitalità!
Giulio è consapevole che non è indispensabile tornare come prima, ma è vitale vivere in modo
nuovo, perché l’impatto con la malattia comporta la scoperta di valori nuovi, per realizzare
aspirazioni sopite, e per riscoprire il fascino del deserto. Immagino gli occhi di Giulio, che
hanno dovuto guardare in faccia una prospettiva così crudele, alla riscoperta del deserto!
Giulio sa che molti suoi amici, tutti contagiati dai colori del deserto, aspettano un suo cenno
per ricucire un filo tranciato dall’impatto con la malattia.
Ci sarò anch’io!!!

Vai a "La storia di Giulio"