Unica nota dolente di questa splendida avventura è stata la brutta esperienza fatta nel volo di ritorno dall'isola. Non auguriamo a nessuno di vedere dal finestrino incendiarsi durante il decollo uno dei motori del proprio aereo e farsi dodici ore di volo col pensiero di avere un motore in meno, da capelli bianchi…
Ma come ci si prepara una corsa così particolare? Sebbene la Diagonal des Fous si corra a fine ottobre la preparazione parte con la stagione invernale di sci nordico e prosegue con la stagione primaverile di maratone. La stagione estiva costituisce l'apice del carico di lavoro. Corse in montagna come la Marcia dei Tori, la TransCivetta o la Camigneda unite ad un intensa attività alpinistica sono state un indispensabile allenamento per affrontare nel migliore dei modi i sentieri tutt'altro che agevoli di Réunion. In effetti la Diagonal des Fous è più da considerarsi un trekking estremo che un'ultramaratona come può essere la 100Km del Passatore ed essere abituati a correre lungo i sentieri di montagna è un aiuto notevole. Quindi molti trekking veloci in montagna di molte ore per privilegiare la resistenza aerobica più che la velocità. Si sono inoltre rivelati indispensabili, almeno per chi scrive, i collinari in solitaria di più ore, soprattutto per abituarsi a correre da solo e aumentare la propria tenuta psicologica. A questo proposito le esperienze alpinistiche e delle gran fondo di sci nordico costituiscono un bagaglio di esperienze utilissimo per competizioni di questo tipo.
E per il futuro che progetti ci sono? Le proposte nel campo delle corse "estreme" non mancano ma per la prossima primavera i progetti ci sono già e si chiama "Marathon des Sable" (www.darbaroud.com), 240 km a tappe e autosufficienza nel deserto marocchino, si cercano sponsor…
Per capire meglio cosa è la Diagonal des Fous si può consultare l'ottimo sito ufficiale della competizione: http://www.grandraid-reunion.com.
Nicola Negri
nicola.negri@libero.it