Tè verde e il cancro

 

 



Settembre 2012

 

 

 

In  breve :

·       Contrariamente al tè nero, il tè verde contiene grandi quantità di catechine, molecole che possiedono notevoli  quantità antitumorali.

·       Per ottimizzare l’effetto protettivo del tè verde, scegliete di preferenza varietà di tè verde giapponese, più ricche di molecole antitumorali, lasciate le foglie in infusione per 8-10 minuti, allo scopo di permettere una efficace  estrazione dei principi attivi. Bevetelo appena fatto e  i migliori risultati (difficile per gli Occidentali) si ottengono cercando di assumerne non meno di tre tazze al giorno.

 E’ impossibile parlare in modo adeguato di prevenzione antitumorale senza considerare il tè verde.

Non lo raccomando a spada tratta come  altri alimenti perché è dificile  che faccia breccia nelle abitudini occidentali  in sostituzione del tè nero e con le modalità (rito del tè) con le quali si ottengono i migliori risultati. Peccato perché costituisce una efficace soluzione protettiva  antitumorale .

E cosa che non guasta, si tratta di  una  bevanda deliziosa.

 tè verde  tè verde giapponese

 tè nero 

Perché parliamo di tè verde e non del tè nero reso celebre soprattutto dagli inglesi ?  Perché il tè verde  contrariamente al tè nero , contiene grandi quantità di catechine , molecole che contengono  numerose  e notevoli proprietà antitumorali. 

Perché  questa raccomandazione viene disattesa da noi occidentali  ?

a)      Perché   andrebbero scelte le foglie del  tè giapponese , che rispetto a quello nero e al tè verde  cinese,  presenta una grande quantità in più  di polifenoli

b)      Le foglie devono essere lasciate in infusione per circa 8-10 minuti

c)       Se ne devono bere almeno  3 tazze al giorno.

Numerosi  sono gli studi sulla prevenzione dei tumori utilizzando il tè verde. All'inizio scoraggianti dal punto di vista epidemiologico perchè molto controversi sono stati i risultati.

 Poi man mano che si moltiplicavano gli studi si è compreso che i risultati erano da mettere in relazione alle enormi  variazioni dei contenuti di polifenoli tra i vari tipi di tè verde e non in base al volume di tè ingerito.

l tè viene prodotto a partire dai germogli dell'arbusto Camellia sinensis, una pianta tropicale probabilmente originaria dell'India. Tre sono i principali tipi di tè: quello verde, quello nero e l'oolong che si differenziano nella fase di essiccamento delle foglie. Il tè nero è quello consumato in prevalenza in Occidente ed in India, il tè verde è meno diffuso, circa il 20% dei consumatori, mentre il tè oolong è tipico soprattutto di Taiwan.

La composizione chimica del tè verde è completamente diversa da quella del tè nero il quale nella fase di ossidazione perde quasi completamente i polifenoli che sono i composti fitochimici anticancro.

Il tè verde subisce poche trasformazioni: dopo una breve torrefazione a vapore delle foglie appena colte che blocca la fermentazione, si procede a farle seccare al sole avvolgendole in rotoli. Per il tè nero la torrefazione avviene alla fine del processo, per cui le foglie prima appassiscono al sole, poi vengono arrotolate e frantumate per sottoporle alla fermentazione durante la quale i polifenoli vengono convertiti nei pigmenti neri, infine la torrefazione arresta la fermentazione.

Il tè verde è composto per il 25-35% di una classe di polifenoli chiamati catechine che sono le responsabili del potenziale antitumorale.

Le catechine sono nella pianta quei composti fitochimici che possiedono proprietà antibatteriche ed antifungine necessarie alla sua difesa immunitaria. Il tè verde possiede numerose catechine tra cui la più importante è l'EGCG (gallato di epigallocatechina).

 Scartati quelli cinesi per lo scarso contenuto di polifenoli (ad eccezione del Pilo Chun Emperor : parliamo di tipo di tè e non di nomi commerciali) sono stati identificati diversi tipi di tè giapponesi ad elevato contenuto di polifenoli, tra cui Gyokuro e Secha-Uchiyama.