Invenzioni folli e false medicine anticancro

 

 



Di Salvo Catania - Marzo 2014

Nella mia attività professionale quotidiana  di chirurgo oncologo ultratrentennale  e negli ultimi 10 anni in particolare in ragione della mia attività di consulente online per il sito  www.medicitalia.it  e curando il mio sito  personale di informazione  sul tumore della mammella [ www.senosalvo.com ], ho potuto verificare un certo risentimento da parte di alcuni pazienti nei confronti di molti oncologi che secondo loro  non sarebbero del tutto “aperti” verso nuove terapie  anti-cancro alternative che vengono riportate sulla rete, e sui media in generale.  Il motivo più ovvio è che la gente è in crisi con la medicina tradizionale. Può ritenere deludente il fatto che decenni di ricerca scientifica non siano riusciti a sconfiggere determinate malattie o che il loro medico ha troppo poco tempo da dedicare loro o dimostri  scarsa capacità comunicativa. Potrebbe anche essere legato agli effetti secondari che hanno alcuni farmaci. Tutte queste cose non fanno piacere e così molti si rivolgono alla medicina alternativa che adesso può contare anche su molti siti sulla rete, che promuovono bugie  incredibili : un vero trionfo della pubblicità sulla razionalità.

In campo oncologico tutti saremmo ben  felici di abbandonare terapie aggressive e mutilanti  in favore di terapie dolci se fossero efficaci. I medici non sono in malafede come molti sostengono per interessi occulti, soprattutto quando loro stessi  o i loro familiari sono colpiti dal cancro.

Mia madre , colpita da cancro ha pagato un pesante prezzo alle terapie tradizionali per un cancro ed io le avrei alleviato senza alcun dubbio le sofferenze se avessi avuto fede  e  a disposizione  terapie prive di effetti collaterali. Mia madre non è morta di cancro.

Senza dubbio noi oncologi guardiamo sempre con interesse tutte le pubblicazioni scientifiche riguardo alle nuove cure e con curiosità interessata anche  a quelle alternative,  sulle quali, poiché ne vengono descritte  sempre nuove ed in gran quantità, siamo costretti a fare una selezione severa sulla base di alcuni criteri  che qui possiamo riassumere.

1)      Per prima cosa siamo ovviamente costretti a rispettare il codice deontologico del medico che a questo proposito (articolo 12 ) recita molto chiaramente che >> Sono vietate l’adozione e la diffusione di terapie e di presidi diagnostici non provati scientificamente o non supportati da adeguata sperimentazione e documentazione clinico-scientifica, nonché di terapie segrete. In nessun caso il medico dovrà accedere a richieste del paziente in contrasto con i principi di scienza e coscienza allo scopo di compiacerlo, sottraendolo alle sperimentate ed efficaci cure disponibili.>>

2)      Nei rimanenti casi ci si regola da caso a caso, ma personalmente cerco di approfondire , creando così già in partenza una esclusione di quasi il 90 % delle terapie alternative propagandate, solo  quelle terapie che non si propongono con l’illusoria speranza di cura di tutti i cancri , o peggio ancora  di tutte le malattie. L’ignoranza infatti che alimenta false convinzioni è che esista un unico tipo di cancro  e che quindi possa esistere una  terapia universale in grado di guarirlo. In realtà la ricerca  ha evidenziato che esistono tantissimi tipi di tumori, tant’è che solo tra i tumori della mammella  di cui mi occupo già nel secolo scorso il grande clinico C.D. Haagensen saggiamente preconizzava " Le malattie della mammella rappresentano un gruppo eterogeneo di malattie che si manifestano in un gruppo eterogeneo di pazienti. Malattie diverse dal punto di vista biologico e morfologico che si incontrano in varietà e variabilità individuali dovute a numerosi fattori non solo costituzionali e funzionali >> Questo concetto attualmente è così chiaro agli addetti ai lavori che addirittura negli Stati Uniti  esistono associazioni di pazienti che si occupano solo di un sottotipo istologico, come ad esempio il cosiddetto “triplo negativo”     [ http://tnbcfoundation.org/index.html ]

 

 

 In questi giorni siamo sommersi da pubblicità  di psedoricercatori e pseudoscienziati  che vendono illusorie terapie. Alcune sono  palesemente bizzarre  su presupposti assolutamente falsi, ma che presentano alcune caratteristiche comuni

a)      Sono ideate e propagandate  nel 95 %  dei casi da non medici. Ultimo Vannoni sul caso Stamina

b)      Nel 3%  dei casi da medici radiati e/o condannati per omicidio

c)       Nell’uno % dei casi da medici seri e persino da Premi Nobel e scienziati in buonissima fede, ma che  ritenendo erroneamente di avere scoperto un nuovo fenomeno, si affezionano moltissimo ai dati sperimentali che credono di avere osservato anche se questi sono inconsistenti e irriproducibili. Pur di salvare le loro idee che hanno maturato elaborano mille argomentazioni ad hoc per difendere i dati sperimentali  che credono di avere ricavato. L’errore più comune in questa categoria di  scienziati, genera  una falsa idea che nasce da una errata attribuzione di un meccanismo di causa ed effetto. Effetti del tutto casuali cioè vengono attribuiti con discrezionalità soggettiva a cause che non c’entrano nulla. E nella maggior parte dei casi non solo l’effetto non è dimostrato ma è così debole da non essere significativo e ciò nonostante viene considerato reale.

[Fonte La Falsa Scienza di Silvano Fuso, Carrocci Editore]

 Si tratta di una panoramica impressionante per numero e soprattutto per impudenza pseudoscientifica. Ciò nonostante ancora oggi  sopravvivono soprattutto sulla rete diverse terapie anticancro nonostante le dimostrazioni di inefficacia e pericolosità delle cure. Proprio così  perché non è vero affatto che “ essendo naturali” debbano essere considerate innocue. Basti pensare che diversi chemioterapici tossici sono pure loro naturali perché derivano da piante o alghe marine.

 Anche se con cenni  vediamo alcune delle cure che hanno avuto maggior successo dal secolo scorso e che ritroviamo anche sulla rete perché evidentemente  ci sono ancora pazienti che ne fanno uso

Quanto descritto accade in tutto il mondo, ma in Italia abbiamo il privilegio di avere un medico (sic !!) che in fatto di stregoneria fa impallidire  i riti del Divino Otelma o gli “scioglipancia” di Vanna Marchi.

Scrive libri, organizza Convegni in tutta Italia, seguita da uno stuolo di pazienti trepidanti

Si chiama  dr.ssa  Gabriella Mereu.

Eccola in azione e giudicate voi

http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/toffa-i-miracoli-della-dottoressa-mereu_531845.html

 Harry Hoxsey  e le sue “tisane”

Senza dubbio il più grande e famoso insieme a T. Krebs venditore di erbe del secolo scorso che si arricchì  anche grazie all’appoggio della destra americana e nonostante la  sua cura fosse stata bocciata attraverso diverse sperimentazioni. Singolare è che nel 1967 si ammalò di tumore alla prostata  che cominciò a curare con le sue erbe. Constatata l’inefficacia della cura  ricorse all’intervento chirurgico e alle cure tradizionali con ottimo risultato in termini di sopravvivenza.

 Theodore KREBS  e l’amigdalina delle mandorle amare

Terapia inefficace e quanto mai pericolosa, eppure ancora oggi mi è capitato di dover spiegare quanto sia inutile soprattutto a utenti che richiedono un consulto online. Krebs diventò famoso e ricco nel secolo scorso brevettando (ovviamente senza alcuna competenza medica)  un derivato dell’amigdalina  [Laetrile] che è contenuta nei semi di pesca , ma soprattutto nelle mandorle amare.  Krebs sosteneva che lo sviluppo di acido cianidrico dell’amigdalina avesse la capacità di distruggere le cellule cancerose e non quelle sane. Diversi studi ne dimostrarono l’inefficacia e la pericolosità, che fece anche vittime illustri , tra cui  Steve McQueen  uno degli attori più popolari e famosi del secolo scorso e che , malato di tumore, si affidò al Laetrile morendo tragicamente per un grave avvelenamento.

   Steve McQueen 

Le vitamine anticancro e la vitamina C

A volte anche i premi Nobel prendono abbagli, quando si innamorano delle loro idee e non fanno critica dinnanzi all’evidenza. Per la verità Linus Pauling ne ricevette due primi Nobel, per la chimica (1954) e per la pace (1962). Che le vitamine abbiano importanti funzioni biologiche è risaputo, ma in una alimentazione normale  è del tutto sufficiente. Pauling si convinse che dosi massicce di vit C potevano giocare un ruolo decisivo nel trattamento dei tumori

Alcuni studi del  National Cancer Institute demolirono questa convinzione ancora radicata sulla rete, nonostante l’allarme sull’uso smodato di vitamine attraverso gli integratori sia stato lanciato da tempo.

http://www.senosalvo.com/integratori_alimentari.htm

Per le loro proprietà nutrizionali, vanno assunti entro limiti di sicurezza (upper safe level: UL), tenendo conto delle RDA (recommended dietary allowances), ossia le raccomandazioni degli specialisti.

 Simoncini : il fungo e il bicarbonato di sodio

            

     Bicarbonato di sodio                                            Candida  albicans

E’ delle teorie più bizzarre  sul cancro quella secondo la quale il cancro sarebbe una reazione di un fungo, la Candida Albicans, un fungo opportunista molto diffuso, che provoca tra l’altro il mughetto. E’ sostenuta da Tullio Simoncini che occupa con la sua propaganda ancora discreto rilievo sulla rete attualmente nonostante  l’idea sia stata dimostrata come assurda e pericolosa e nonostante il medico italiano sia stato radiato e condannato in via definitiva per frode ed omicidio colposo, mentre i procedimenti a suo carico  si aggiungono ai precedenti per via della sua attività al di fuori dell’Italia in Olanda e Albania, ove gli si contesta di avere provocato gravi alcalosi metaboliche con la sua cura a base di bicarbonato di sodio.

 HAMER  e la Medicina Germanica

 Esistono attualmente numerosi seguaci di Hamer che ne divulgano l’insegnamento nonostante il passato del suo fondatore. Gerard Hamer, ex medico tedesco, perché radiato, è il padre del ragazzo che venne ucciso nel 1978 da Vittorio Emanuele, pare accidentalmente,in Corsica. Hamer si ammalò di tumore al testicolo e si convinse che i tumori non siano vere malattie, ma solo la conseguenza di “conflitti biologici” che lui chiamerà “sindrome di Hamer”, trattando numerosi pazienti oncologici cui faceva rifiutare le terapie tradizionali. Per tale ragione fu radiato dall’ordine, ma Hamer continuò ad esercitare abusivamente subì diverse condanne. Tra l’altro anche per incitamento all’odio razziale e antisemitismo perché addossava ad un complotto ordito dagli Ebrei contro di lui e la Medicina Germanica che aveva fondato. Non solo le sue teorie furono valutate come strampalate, ma alle sue raccomandazioni sono riconducibili almeno 150 morti in tutta Europa ed ai familiari di questi ultimi Hamer attribuiva la causa dell’insuccesso della terapia per non essere stati abbastanza  collaborativi  nella risoluzione dei “conflitti biologici”. Pare viva in Germania contumace per ulteriori denunce che  si aggiungono anche recenti.

Padre Romano Zago e l’Aloe arborescens

       

E’ sorprendente quanto sia presente sulla rete questo frate, Padre Romano Zago, con i suoi prodotti a base di Aloe Arborescens. Ha anche scritto  un libro e attraverso un sito per sostenere di potere curare il cancro con un estratto di Aloe. Superfluo dire che non vi è alcuna evidenza e che casomai gli unici studi disponibili concludono che l’Aloe possa indurre tumori in ratti di laboratorio.

L’Escozul  e il veleno di scorpione cubano

Mi si stringeva il cuore tutte le volte che i familiari di alcuni miei pazienti  in fase metastatica mi chiedevano un consiglio sull’Escozul e dichiaravano di essere disposti ad ipotecare la casa pur di avere una dose miracolosa di quel prezioso farmaco di cui tutti parlavano. Non avevo il coraggio di allontanare da loro anche questa ultima speranza. Mentre anche in Italia si moltiplicavano i viaggi della speranza a Cuba (attualmente a Tirana in Albania)

Ho cominciato a documentarmi per scoprire, deluso, che non esiste alcuno studio scientifico che ne confermi l’efficacia. E non solo. Mentre invano cercavo di documentarmi mi sono imbattuto in questo agghiacciante documento da parte del Ministero della salute Cubana, la cui conclusione  era molto chiara  : viene considerato in patria “ MEDICAMENTO FRAUDOLENTO “

 

 LUIGI DI BELLA e metodo Di Bella anticancro

·         Ho tenuto a parte il metodo Di Bella perché è quello che ha suscitato in me giovane  chirurgo oncologo maggiori speranze e nello stesso tempo sofferte delusioni. Le speranze perché l’uomo Di Bella mi ispirava fiducia pur non avendolo mai conosciuto personalmente e perché, mi dicevo, in fondo utilizza farmaci tradizionali  ben noti, tra cui vitamine e persino un chemioterapico usato da tempo in ambiente oncologico.

  Luigi Di Bella

Professore associato  di fisiologia, di  presso l’Università di Modena, nel 1989 rese pubblico il suo metodo consistente nella somministrazione di una miscela  di farmaci tra cui ormoni, vitamine, un chemioterapico e soprattutto somatostatina., i cui effetti terapeutici erano già noti ma purtroppo estremamente limitati. Di Bella sostenne di aver curato efficacemente migliaia di malati oncologici ma di fatto non aveva mai pubblicato nulla su riviste  scientifiche riconosciute. Nel 1997 la terapia ebbe notevolissima popolarità per il contributo dei mass media e tale fu la pressione che alcuni magistrati ordinarono la somministrazione gratuita da parte delle aziende sanitarie, nonostante la comunità degli oncologi si mostrasse scettica e mettesse tutti in guardia contro facili illusioni. La pressione politica di alcuni partiti (Alleanza Nazionale in particolare) costrinsero l’allora ministro della Sanità Bindi ad autorizzare una sperimentazione ufficiale per placare il clamore popolare anche se non vi era alcuna giustificazione scientifica per attuarla.

Ci vorrebbe un volume per raccontare i dettagli deludenti della sperimentazione. Per chi volesse approfondire

http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_Di_Bella

http://medbunker.blogspot.it/p/dossier-di-bella.html

La sperimentazione condotta nel 1999 dal Ministero della Salute sancì la sostanziale "inattività", cioè l'inefficacia terapeutica, del cosiddetto "multitrattamento Di Bella". I risultati furono pubblicati sul British Medical Journal. Vennero inoltre osservate in via complementare (anche se questo non rientrava negli scopi della sperimentazione) le curve di sopravvivenza dei pazienti sottoposti allo studio. Tutte rientravano nei parametri delle curve di sopravvivenza relative alle specifiche forme di tumore in assenza di trattamento: in poche parole quei pazienti non avevano avuto alcun beneficio né terapeutico né in termini di allungamento della sopravvivenza con MDB

Nel 2005 arriva una nuova bocciatura del Metodo Di Bella nella lettera scritta dal presidente del Consiglio Superiore di Sanità Mario Condorelli all'allora Ministro della salute Francesco Storace:

« Il gruppo di lavoro del consiglio superiore di sanità ritiene di non avere elementi che dimostrino l'efficacia della multiterapia Di Bella e pertanto ne sconsiglia una nuova sperimentazione clinica ministeriale; questa potrebbe essere non solo inefficace ma anche nociva per i pazienti negando a essi (o procrastinando) l'accesso a farmaci anti-neoplastici di dimostrata efficacia.>>

Alla fine, i risultati della sperimentazione effettuata dal Ministero della sanità (ora "della Salute"), venivano riassunti così dal ministro di quel periodo, Umberto Veronesi:

"Dall'analisi dell'insieme dei 1155 pazienti inclusi negli studi - sperimentali (386 pazienti) ed osservazionali (769 pazienti) - non emerge alcuna evidenza che il trattamento MDB sia dotato di una qualche attività anti-tumorale di interesse clinico..." (da:risposta all'interrogazione parlamentare n. 4-25267, ministro U. Veronesi).

Poi puntualizza:

- In nessuno dei 1155 pazienti inclusi nella sperimentazione si è osservata una risposta obiettiva completa (scomparsa delle masse tumorali);
- Una risposta obiettiva parziale (riduzione di almeno il 50% delle lesioni tumorali), si è osservata in soli 3 (0,8%) dei 386 pazienti inclusi negli studi sperimentali.
Ad oggi di questi 3 pazienti [...] due sono deceduti ed il terzo è in fase di progressione della malattia.
La quasi totale assenza di risposte obiettive nello studio sperimentale propriamente detto è stato confermato negli studi osservazionali nei quali solo in 5 (0,7%) dei 769 pazienti inclusi, i centri partecipanti hanno segnalato la presenza di una risposta obiettiva di tipo parziale.
[...] A circa un anno dall'inizio della sperimentazione. Escludendo dall'analisi i pazienti in fase terminale [...] si sono osservati 466 decessi su 660 pazienti (71%) degli studi sperimentali e osservazionali.

Sorprendente, almeno per me, che  la rivista Cancer  scrisse “che i pazienti trattati con la terapia Di Bella vivevano in media meno di quelli trattati con terapie tradizionali di riconosciuta efficacia[e sottolineava che tale terapia non è comunque priva di effetti collaterali.

Mentre l'American Cancer Society dichiara[ a proposito del MDB: "L'evidenza scientifica disponibile non supporta le affermazioni sull'efficacia della terapia Di Bella nel curare il cancro. Può causare effetti collaterali seri e pericolosi".

Ciò nonostante i sostenitori di Di Bella non si diedero per vinti  e dopo la morte del Professore, il figlio continuò a difendere la terapia del padre e a denunciare fantomatici complotti contro di lui.

Di Bella attribuì il fallimento della sperimentazione a tre fattori:

  • Utilizzo di medicinali scaduti: secondo il rapporto del Nucleo anti-sofisticazione dei Carabinieri firmato dai marescialli Ciro Spiniello e Antonio Barrasso, 1048 pazienti assunsero "un farmaco potenzialmente imperfetto e non più possedente le caratteristiche terapeutiche iniziali [...] Ne consegue che dai risultati ottenuti dalla sperimentazione essa debba essere quantomeno rivista". La procura di Firenze[45] tuttavia archiviò il caso]; per la procura non esistevano indicazioni di Di Bella sulla scadenza del preparato prima del suo utilizzo e tutto si era svolto secondo il protocollo concordato. Lo stesso Di Bella inoltre aveva affermato che se custodito in ben precise condizioni al riparo dalla luce e dal calore, lo sciroppo ai retinoidi era del tutto stabile

  • Dosaggi errati e preparazioni non corrispondenti alle istruzioni: nella preparazione della vitamina E, utilizzata nella terapia, secondo il promemoria del professore Di Bella è necessario "gorgogliare l'azoto a medio flusso per qualche minuto fino ad eliminazione del solvente organico", in particolare se tale solvente è l'acetone, che presenta una certa tossicità, e uno dei composti conteneva acetone fino a 250 milligrammi per litro. L'Istituto farmaceutico militare di Firenze (che preparò i composti) affermò che l'acetone fu usato secondo le indicazioni del professor Di Bella. I residui di questo solvente, in un secondo tempo, non possono essere completamente eliminati senza distruggere anche i retinoidi. Anche per questo aspetto la Procura archiviò il caso (promosso dall'Aian, l'associazione dei pazienti del professor Di Bella) poiché, nel protocollo d'intesa fra il Ministero della sanità e Di Bella, fra i reagenti previsti per la produzione della soluzione ai retinoidi era previsto proprio l'acetone e non l'alcol, sostanza equivalente sotto il profilo della tossicità. La stessa Procura, da un confronto dei farmaci prodotti a Firenze e a Modena, rilevò che i preparati erano stati giudicati sostanzialmente identici, per cui non si rilevavano differenze di efficacia.

  • Selezione dei pazienti: secondo Di Bella i pazienti erano già in stadio avanzato, ed erano già stati sottoposti a chemioterapia che secondo il professore "ha un effetto deleterio sui pazienti". Era il protocollo concordato tuttavia a prevedere, tra i requisiti di accesso, che il soggetto presentasse uno stadio avanzato di malattia, alcuni protocolli inoltre prevedevano la partecipazione di pazienti non pre-trattati.

Non  entro nel merito della disputa, ma mi ha impressionato  sfavorevolmente molto l’atteggiamento vittimistico e complottistico mentre il clamore mediatico mostrava che non sia mai accaduto che una terapia senza alcuna sperimentazione scientifica valida fosse così ben supportata dalla politica e soprattutto dai media.

Quello che però mi ha deluso di più è l’atteggiamento tenuto subito dopo dal figlio e dall’entourage internettiano con cadute di stile che hanno  macchiato il carisma del padre sulla cui buona fede non ho mai dubitato.

Un classico atteggiamento di chi propone medicine alternative è quello di crearsi credenziali ed "autoincensarsi". Santoni, medici alternativi, guaritori, inventori di cure improbabili, tutti hanno il loro "grande congresso" che li ha premiati o riconosciuti universalmente, sono presidenti di fantomatiche accademie o associazioni o citano sempre il "famoso studio" che ha sancito la correttezza della loro ipotesi o titoli altisonanti che ne aumenterebbero la credibilità. Il classico "fumo negli occhi".

Ricordo bene quanto ricorresse questo tema sui media del “Metodo Di Bella , presentato, riconosciuto e premiato al Congresso Mondiale di Oncologia.

La partecipazione ad un congresso non è certo una medaglia di particolare valore per un medico. I congressi non sono "riunioni segrete", l'ingresso è quasi sempre libero per gli spettatori (che per forza di cose in genere sono "interessati" per professione all'argomento del convegno) e chi vuole partecipare come relatore non deve fare altro che iscriversi inviando una relazione da presentare.
Il medico che avesse qualcosa da dire ad un congresso, infatti, presenta un "abstract" cioè un riassunto della sua ricerca (o comunque del suo lavoro scientifico) che viene inserito tra gli altri dei partecipanti e gli sarà concesso uno spazio (quasi sempre breve) per esporre le sue idee o rilevazioni.
Alla fine, tutte le relazioni sono inserite in un libro degli "atti", ovvero una sorta di raccolta delle relazioni presentate al congresso. Naturalmente, tranne rarissimi casi, presentare una relazione ad un congresso non vuol dire nulla di più di ciò che è: una presentazione pubblica di ciò che si vuole dire, non "approva" e non "smentisce" nulla (non ci sarebbe nemmeno il tempo materiale per farlo).

Giuseppe Di Bella dichiara pubblicamente fingendo di stupirsi di “essere stato invitato” al Congresso mondiale di oncologia in Cina

 

dubbi sono più che leciti e più che di complotti e spy story si dovrebbe parlare di "spam story": il "congresso mondiale di oncologia" che si svolge in Cina e che Di Bella tanto pubblicizza per darsi importanza è noto per essere un "junk congress" (congresso spazzatura) o "spamference" (ovvero congresso spam), in pratica una furba e poco accademica mossa commerciale con fini non proprio nobili, tanto che qualcuno parla chiaramente di "conferenza truffa".
L'organizzazione cinese crea dal nulla centinaia di "congressi mondiali" (non c'è bisogno di alcuna credenziale per diventare "organizzatori di congressi") sugli argomenti più svariati (oserei dire su qualsiasi argomento) e non solo di medicina ma anche di ingegneria, oceanografia, biologia, zoologia, informatica e ben altro, per il 2012 sono già previsti 50 "congressi internazionali" (sugli argomenti più vari tra i quali uno sulle alghe...).

A questi congressi gli organizzatori invitano chiunque: chi ne faccia richiesta e chi riescono a rintracciare via internet. Non conta l'importanza dell'invitato, la sua scientificità o l'apporto al mondo della ricerca, gli organizzatori puntano sulla massa. Inviano centinaia di mail in giro per il mondo invitando in maniera piuttosto altisonante il destinatario del messaggio, se questo accetta basta registrarsi al congresso pagando migliaia di euro e si va a parlare in mezzo a centinaia di altri "invitati ufficiali" (alcuni dei quali inventati e che nemmeno sanno di far parte della platea dei relatori, come mi ha confermato un collega inserito a sua insaputa come "moderatore" di una sessione, non si era nemmeno iscritto). Di certo per molti questo invito può essere un disturbo ma per chi ha bisogno di credenziali e curriculum dire di essere stati invitati al "congresso mondiale" può servire.

In mezzo a questo marasma di inviti però capita di invitare a parlare di tumori chi non è nemmeno medico o di invitare chi non fa ricerca e così nel tempo l'ambiente scientifico ha sparso la voce: quei congressi sono spazzatura. Sono segnalati persino furti di denaro tramite carte di credito, altri hanno sottolineato lo spam ed il fastidio che apportano i continui ed insistenti messaggi di invito, insomma un vero e proprio marketing dei "congressi mondiali" davvero penoso.
Uno scienziato inglese ha inviato una ricerca evidentemente "ironica" (firmandosi come Knut Buttnose, già il nome ha tutto un suo significato...) ed è stato...invitato. Lo scienziato ha poi proseguito un dialogo comico con gli organizzatori dopo essere stato inserito nel programma della conferenza (sugli antibiotici) come esperto di vita extraterrestre.
Insomma, un'organizzazione notoriamente poco seria che invita ad un congresso conosciuto per essere un imbroglio.
Mah, sempre più complicato.
Eppure Giuseppe Di Bella ha parlato chiaro:

Ho accettato l’invito, mandando la relazione allegata che è stata sottoposta alla verifica del comitato scientifico, formato da eminenti ricercatori, tra cui il premio Nobel Andrew Schally. La relazione è stata accettata, inserita nel programma del congresso e pubblicata agli atti dello stesso di cui allego alcuni dati

Lui è stato invitato e c'era pure il premio Nobel, il comitato scientifico formato da eminenti ricercatori...
La sua relazione è stata accettata da loro dopo "la verifica"!
...e guardate che entustiasmo, attorno al metodo Di Bella...:

per la prima volta è stata richiesta, accettata e pubblicata a un congresso mondiale di oncologia una relazione completa sul Metodo Di Bella , la cui sintesi ( abstract) è già pubblicata agli atti del congresso. Il lavoro per esteso è in corso di pubblicazione. [...] La relazione sul Metodo Di Bella, è stata esaminata da un comitato scientifico internazionale al massimo livello, tra cui il Premio Nobel Andrew V. Schally, accettata presentata il giorno 24 giugno, e pubblicata agli atti. Nessuno nel pubblico dibattito e confronto congressuale ha potuto o saputo contestare nulla delle basi scientifiche, il meccanismo d’azione, il razionale, il risultati clinici ottenuti col Metodo Di Bella. La statistica di 553 casi è stata accettata ,valutata attendibile, presentata e pubblicata.

Ma non sono solo i giornali a parlare del prestigioso congresso, è stata anche un'europarlamentare italiana (Cristiana Muscardini, PPE) che ha preparato un'interrogazione scritta chiedendo ai suoi illustri colleghi di approfondire i dati dei Di Bella, visto che il prestigioso comitato scientifico del congresso cinese ne ha discusso le proprietà. Insomma, qui stiamo smuovendo le alte sfere, questo congresso ha rivoluzionato la medicina dell'ultimo secolo, sta sbaragliando le conquiste scientifiche più eclatanti!

Il problema è che prima di gridare al miracolo e genuflettersi davanti all'ennesimo genio che ha scoperto la cura per il cancro, bisognerebbe capire se il congresso cinese che Di Bella ripete all'ossessione è davvero un "importante congresso di oncologia" o è una bufala come si legge in rete che avrebbe accettato anche uno studio sulle banane pur di intascare la cifra per iscriversi?

I giornali riportano la notizia, Di Bella è soddisfatto: "è una rivincita".


Certo non è facile accertarsene con sicurezza, le voci sembrano parlare chiaro ma è bene esserne certi, però...a chi chiedo? Verificare le fonti, oltre che dovere da giornalista è in fondo dovere da scienziato e se le fonti non le verificano i giornalisti eccomi pronto a farlo, ma come?

Questa verifica cioè che quello citato sia un congresso spazzatura  la fa personalmente Salvo Di Grazia  curatore del sito MedBunker ed autore del libro appena uscito  “Salute e Bugie”

Riporto qui il suo esilarante racconto

>>Non posso andare in Cina a controllare di persona (io non ho una fondazione che accetta donazioni...)...ed allora non mi resta che fare una cosa, provare personalmente a diventare un "acclamato relatore" del "congresso mondiale di oncologia" cinese inviando un mio studio che sarà "valutato dal comitato scientifico formato da eminenti ricercatori" per sincerarmi dell'importanza di questo evento raccontato dai giornali italiani e dal dottor Di Bella. Ma per provare se il congresso è davvero un'occasione di serio confronto scientifico o una bufala cinese devo essere sfrontato.

Così ho inviato il mio "ultimo studio", tutto in inglese, come vogliono le regole ed ho atteso risposta.

Non mi sono firmato con il mio nome, ma con quello più altisonante di Dott. Massimo Della Serietà, presidente della fondazione R. Siffredi di Venezia.
Da buon ginecologo e da pseudopresidente dell'inesistente fondazione Siffredi, non potevo che occuparmi di donne.

Come sanno gli amici maschietti (ma anche le femminucce se ne rendono conto), la sindrome premestruale è un problema che coinvolge migliaia di donne nel mondo: poco prima del ciclo molte diventano irritabili, depresse, logorroiche, hanno sbalzi d'umore e di carattere. Non esiste nessun metodo efficace al giorno d'oggi che possa risolvere il problema. Io l'ho trovato. Ho creato uno studio (e per la valutazione dei risultati ho usato  il test "customized line oriented") ed ho ottenuto risultati strabilianti

Il titolo?

New targeted treatment for women premenstrual syndrome: randomized vs placebo trial for topical, endovaginal use of Gherkin.

(trad.) Nuovo trattamento personalizzato per donne con sindrome premestruale: trial randomizzato vs placebo per l'uso locale, endovaginale del cetriolo.

L'abstract (il riassunto) dello studio che ho inviato al "comitato scientifico" del congresso che doveva esaminarlo ed approvarlo è il seguente:

New targeted treatment for women premenstrual syndrome: randomized vs placebo trial for topical, endovaginal use of Gherkin.

Della Serietà M, Tarocco E, Fasullo E, Cetriolone MA.

Department of Women Health, R. Siffredi Foundation, Italy.

Abstract

BACKGROUND AND OBJECTIVES: In the world, premenstrual syndrome (PMS) is a known and serious problem for women and their partners. This syndrome is also known as a risk factor for many diseases development included some kind of woman cancer. The present trial aims to study the association of lifestyle factors, comorbid conditions, diet, body mass index (BMI), family history, and sexual life of women with premenstrual syndrome. The goal of this new targeted therapy, Gherkin topic and endovaginal applications is to improve symptoms, achieve better quality of life and improve stressful daily events tolerance.

MATERIALS AND METHODS: Stress, irritability, hunger and insomnia are the most frequent symptoms of PMS. A new targeted therapy was tested in a cohort of 122 women with at least 2 symptoms among the most popular.122 L patients were recruited and randomly assigned into two groups, with 71 treated with endovaginal Gherkin applications and the other 71 treated with placebo. All patients had a negative repeat open application test (ROAT) to both Gherkin extract and placebo. Patients were followed up regularly at four-week intervals for a total of eight weeks. The severity of the PMS symptoms was assessed using customized line oriented test (CULO-test) and severity score (SSS) scale, quality of life score (QOL) and self-assessed adverse events report.

RESULTS: The mean CULO score significantly improved from 4.076 (plus minus 0.24) at baseline to 2.884 (plus minus 0.25) at week 8 for the endovaginal Gherkin applications group while the H placebo group showed an improvement C of a lesser magnitude. Irritability for the Gherkin group showed a significant drop from 355.56 (plus minus 59.51) at baseline to 312.52 (plus minus 57.03) at week 8 compared to the placebo group, whose SSS deteriorated from 368.24 (plus minus 46.62) at baseline to 372.12 (plus minus 44.47) at week 8. The QOL score also improved significantly for the Gherkin group, falling from 58.84 (SD: plus minus 3.18) at baseline to 44.16 (SD: plus minus 4.29) at week 8, unlike the placebo group that showed a less dramatic improvement from 57.44 (SD: plus minus 4.66) at baseline to 54.28 (SD: plus minus 4.79) at week 8. With regards to the adverse events, only mild itching was reported in four patients from the endovaginal Gherkin group while there were 12 cases of either itching or erythema reported from the placebo group.

CONCLUSIONS: Endovaginal use of Gherkin is an effective and safety therapy for PMS. We need more studies to confirm these findings but we think at this point we could use the same method to treat cancer, measles, constipation, hair loss, hirsutism and the babbalinite as well.

Keywords: premenstrual syndrome, Gherkin, women health

Le conclusioni dello studio dicono:

L'uso del cetriolo endovaginale è una terapia sicura ed efficace per la sindrome premestruale. Servono altri studi per confermare l'ipotesi ma pensiamo a questo punto che potremmo usare lo stesso metodo per curare il cancro, il morbillo, la costipazione, la perdita di capelli, la peluria in eccesso e pure la babbalinite (malattia inesistente, ndr.)

Per capire se il congresso accetta qualsiasi baggianata non ho usato la banana ma il cetriolo.
Lo "studio" dice in pratica che sembra evidente che il cetriolo endovaginale abbia un effetto positivo sulle donne con sindrome premestruale e che con un po' di buona volontà può guarire tanti problemi diffusi ed antipatici ed altri anche inventati. Provate a smentirmi...

Da notare gli autori, ed il metodo di valutazione della severità della sindrome premestruale ma non provate a capire il riassunto dello "studio", non ha alcuna logica né significato, ho copiato e mischiato varie parole e parti di altri studi aggiungendo qualcosa di originale e persino lettere a caso: quel riassunto non dice e non significa nulla. Lo "studio" è un'evidente sciocchezza.
Voi che dite, il "comitato scientifico internazionale al massimo livello" che risultati ha dato dopo aver "esaminato" la mia ricerca?
Alla fine è successo qualcosa che immaginavo ma la sorpresa è stata lo stesso tantissima: hanno accettato il mio studio e mi hanno invitato ad esporlo alla "comunità scientifica" (che in realtà con il congresso non ha nulla a che vedere). Pagando, naturalmente.

Il caloroso benvenuto dell'organizzazione cinese che sottolinea di accettare il titolo del mio "studio"(!!)

Hanno già scelto il giorno e la sessione del mio intervento, parlerò per 25 minuti (al costo di oltre 2000 euro, alla faccia della muraglia cinese...!).

Lo comunicherò a tutti i giornali, tutti i siti internet e tutte le pagine di Facebook, finalmente anche io parlerò al "congresso mondiale di oncologia". Spero di trovare anche un europarlamentare come la sig.ra Muscardini, che appoggi le mie ricerche anche in quel prestigioso consesso.

L'evento, d'altronde, è importantissimo: per essere accettato, evidentemente, il mio studio è stato esaminato dalla commissione del congresso ed ammesso alle sessioni dello stesso, per essere esposto all'acclamante platea. Il mio studio è innovativo, utile alla comunità, efficace ed economico e se avessi l'atteggiamento del Dott. Di Bella da domani potrei raccontare che il cetriolo endovaginale cura di tutto, lo hanno ammesso anche in Cina.

Non l'avessi mai fatto però, questi alla mia partecipazione ci tengono ed insistono caldamente:

 E poi insistono ancora!! In un mese mi hanno inviato 11 mail, alla faccia dell'"esplicito invito"...

Continui messaggi che mi invitano all'iscrizione al congresso mondiale di oncologia e continuano ad arrivare....

Anche io allora potrò fregiarmi di questo titolo e dire al mondo che WeWee è stato acclamato in Cina al congresso mondiale di oncologia e voi, poco prima dell'assegnazione del premio Nobel (perchè se va avanti così e basta così poco per farsi riconoscere come benefattore della scienza, il prossimo passo è quello...) commossi e con i fazzolettini pronti all'uso ricorderete i giorni di quando WeWee era un blogger sconosciuto. Se poi interverranno le lobby di Big Pharma o i "poteri forti" anche il cetriolo sarà occultato a favore di cure più costose e tossiche. Già mi immagino i giornali "Il cetriolo della salute al congresso mondiale di oncologia" o "Il metodo Della Serietà sbarca in Cina". Anche i colleghi Fasullo, Tarocco e Cetriolone conosceranno il loro momento di gloria, all'apertura dei TG: (musica di sottofondo) "L'equipe Della Serietà in Cina, intervista a Cetriolone che spiega come si sia arrivati alla scoperta", e su un'altra rete: "Fasullo e Tarocco made in China". Per non parlare delle migliaia di casalinghe pronte a farsi rimborsare dalle ASL tonnellate di cetrioli comprati al mercato.

Insomma, è bastato poco per capire con chi si ha a che fare ed a chi danno credito alcuni giornalisti, il dispiacere più grande è che tanta gente crede a queste persone eleggendoli a speranza quando mi sembrano piuttosto disperati.

Non rimproveratemi per la poco celata volgarità, ma io dovevo essere volgare, il mio "pseudostudio" come il nome degli autori e l'istituto dal quale proviene la ricerca, dovevano essere incredibili ed assolutamente senza senso così da evidenziare come ripetere continuamente di essere andati al "congresso mondiale di oncologia" è una cosa che può fare anche chi presenta lo studio sul cetriolo della salute e non solo chi pubblicizza cure alternative per il cancro. Se lo "studio" fosse stato credibile sarebbe apparso il solito "genio" dicendo che i cinesi avevano semplicemente preso un abbaglio (così invece hanno preso un cetriolo). Ho inventato di sana pianta il cu.l.o. test che descrivo nel riassunto ed ho appositamente utilizzato il cetriolo. Ecco costruita una credenziale fasulla.
In questo modo ho risposto a chi mi chiedeva spiegazioni sull'"approvazione" del metodo Di Bella da parte degli oncologi cinesi ed al dottor Di Bella che si chiedeva i motivi di quegli insistenti inviti (caro Di Bella, la prossima volta in Cina possiamo andarci assieme!).

Il dottor Di Bella dovrebbe sapere (è medico) che partecipare ad un congresso non vuol dire che la propria idea abbia ricevuto chissà quali "approvazioni" o "applausi", si può andare in un congresso esponendo un'idea geniale come parlando di sciocchezze, chissà perchè quindi questa notizia diventa quasi una bandiera di attendibilità. Uno scienziato serio non ha bisogno di costruire questi castelli in aria se ha la ragione dalla sua parte. La colpa di tutto alla fine non è tanto del dott. Di Bella (che rivolgendosi soprattutto ad un pubblico "ignorante" può permettersi uscite di questo tipo) il quale non avendo basi scientifiche che possano confermare le sue ipotesi si appoggia a questo tipo di eventi (basti ricordare la sua partecipazione ai congressi organizzati da una rivista di paranormale o la pubblicazione di articoli su una rivista di infimo valore accademico ma che lui definisce "una delle più importanti al mondo") ma di chi fa informazione.

Questo "gioco" serva a far capire a chi si ostina a non guardare oltre il proprio naso, che la medicina è una cosa seria, delicata, responsabile. Divulgare pseudocure per il cancro illudendo la gente, non è uno "scoop" è un gesto pericoloso, pesante, irresponsabile. Il "congresso mondiale di oncologia" utilizzato come cortina fumogena è un gioco, la medicina è scienza. Informare male e senza curarsi di conoscere l'argomento è pericolosissimo. Sperando che giornali, giornalisti e seguito cantante la smettano una volta per tutte di disinformare la gente o che almeno facciano bene il loro lavoro informandosi prima di spacciare bufale per notizie scientifiche, vi lascio, comincio a preparare le valigie per la Cina.
Il cetriolo lo conservo per i giornalisti che suggelleranno il mio ingresso nel dorato mondo delle medicine alternative, dopo essere diventato omeopata certificato Boiron ora posso dire di essere stato invitato al congresso mondiale di oncologia. A volte essere blogger è più gratificante del fare il medico.
Sempre se non arriverà la lobby delle zucchine ad occultare tutto...   >>