Il mio TESTAMENTO BIOLOGICO
IO SOTTOSCRITTO Salvo Catania, nel pieno delle mie facoltà
mentali, e allo scopo di salvaguardare la dignità della mia
persona,
affermo solennemente
con questo documento, che deve essere considerato come una
vera e propria dichiarazione di volontà, il mio diritto, in
caso di malattia, di scegliere tra le diverse possibilità di
cura disponibili e al caso anche di rifiutarle tutte, nel
rispetto dei miei principi e delle scelte di seguito
indicate.
Intendo inoltre che le dichiarazioni contenute in questo
documento abbiano valore anche nell'ipotesi in cui in futuro
mi accada di perdere la capacità di decidere o di comunicare
le mie decisioni ai miei medici curanti sulle scelte da fare
riguardo ad una malattia.
A questi fini prevedo la nomina di un fiduciario che si
impegna a garantire lo scrupoloso rispetto delle mie volontà
e, se necessario, a sostituirsi a me in tutte le decisioni.
Premessa - Il valore della vita e la dignità della
Persona
Considero prive di valore e lesive della mia dignità di
persona tutte le situazioni in cui non fossi capace di
un'esistenza razionale e/o fossi impossibilitato da una
malattia irreversibile a condurre una vita di relazioni; e
quindi considero non dignitose tutte le situazioni in cui le
cure mediche non avessero altro scopo che quello di un mero
prolungamento della vita vegetativa. Perciò, dato che in
tali circostanze la vita sarebbe per me molto peggiore della
morte, voglio che tutti i trattamenti destinati a protrarla
siano sospesi o cessati.
Considero egualmente non accettabili, in quanto anch'esse
peggiori della morte e in contrasto con il mio concetto di
valore della vita e dignità della persona umana, situazioni
in cui malattie senza prospettive di guarigione siano
inutilmente prolungate attraverso cure e metodi artificiali.
PER
QUESTI MOTIVI DISPONGO QUANTO SEGUE
Disposizioni generali
Dispongo che interventi oggi comunemente definiti "provvedimenti di
sostegno vitale" e che consistono in misure urgenti quali, ad esempio,
la rianimazione cardiopolmonare, la ventilazione assistita, la dialisi,
la chirurgia d'urgenza, le trasfusioni di sangue, l'alimentazione
artificiale, terapie antibiotiche, non siano messi in atto, qualora il
loro risultato fosse, a giudizio di due medici, dei quali uno
specialista:
* il prolungamento del mio morire
* il mantenimento di uno stato d'incoscienza permanente
* il mantenimento di uno stato di demenza
* totale paralisi con incapacità a comunicare
In particolare, nel caso io fossi affetto/a da una malattia allo stadio
terminale, da una malattia o una lesione cerebrale invalidante e
irreversibile, da una malattia implicante l'utilizzo permanente di
macchine o altri sistemi artificiali, incluso ogni forma di
alimentazione artificiale, e tale da impedirmi una normale vita di
relazione, rifiuto qualsiasi forma di rianimazione o continuazione
dell'esistenza dipendente da macchine e non voglio più essere
sottoposto/a ad alcun trattamento terapeutico.
Chiedo inoltre formalmente che nel caso fossi affetto/a da una delle
malattie sopra indicate siano intrapresi tutti i provvedimenti atti ad
alleviare le mie sofferenze, compreso in particolare l'uso di farmaci
oppiacei, anche se essi rischiassero di anticipare la fine della mia
vita.
Milano 14.12.2007
Salvo Catania
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