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FERMI TUTTI !
La dieta anticancro si rimangia le regole.
“Ho
deciso di scrivere questo libro quando ho sentito un mio
amico sostenere con grande serietà che lo zucchero bianco
è cancerogeno.” In quel momento il dottor Khayat, oncologo
di fama internazionale, presidente dell’Istituto Nazionale
dei Tumori in Francia, ha capito che bisognava far definitivamente
chiarezza sul rapporto tra l’alimentazione e il cancro.
Troppe erano le convinzioni, prive di alcun fondamento scientifico,
che stavano condizionando la dieta delle persone pur di
prevenire la malattia. Non è vero che la carne rossa favorisce
il cancro al colon. È falso che il vino rosso dopo il primo
bicchiere diventa pericoloso. Non bisogna mangiare cinque
porzioni di frutta e verdura tutti i giorni perché così
si finisce solo per ingerire importanti quantitativi di
pesticidi. Il pesce fa bene ma attenzione a salmone e tonno
rosso che sono ricchi di mercurio. Nella Vera dieta anticancro
queste e molte altre dicerie vengono finalmente smontate
partendo da una solida base scientifica maturata in più
di trent’anni di studi e ricerche. Una volta per tutte il
dottor Khayat ci spiega in che modo e con quali alimenti
ognuno di noi può davvero dare un valido contributo alla
lotta contro il cancro. Le abitudini alimentari sono responsabili
di una percentuale tra il20 e il 30 per cento dei tumori,
eppure nella prevenzione a tavola sbagliamo tutto» esordisce
David Khayat, direttore del dipartimento di Oncologia all'ospedale
Salpetriere di Parigi e presidente dell'Istituto nazionale
dei tumori francese. La vera dieta anticancro (Le Vrai
Regime Anticancer, trad. Mondadori, ), nella quale elenca,
prove scientifiche alla mano, gli errori più comuni e i
falsi miti. «Come pensare che la carne rossa provochi il
cancro ? In ben 25 studi clinici sul tema non si evince
una correlazione seria. E i report che sostengono questa
ipotesi, come il Food, Nutrition and the prevention of cancer
del World Cancer Research Fund, non si sa in che modo arrivino
a questa conclusione visto che sei dei sette studi da loro
esaminati non trovano alcun legame statistico tra carne
rossa e tumore». Altri studi confermano questa conclusione:
«L'Health Professionals Follow-up Study, effettuato su 46
mila soggetti dal 1986 al 2004 e lo studio degli oncologi
Gaard e Tretli pubblicato nel 1996 su European Journal of
Cancer Prevention, che ha seguito 50 mila norvegesi per
undici anni». Semaforo verde per la bistecca, quindi (da
limitare comunque per gli effetti del grasso animale sulle
vie circolatorie) e stop invece [(con diverse eccezione
: vedi cap.3)] al pesce: «Quattro dei pesci più comuni infatti
(salmone, tonno rosso, pesce spada e halibut) sono così
contaminati dai carcinogeni mercurio, piombo, arsenico e
cadmio che a volte hanno una concentrazione di questi metalli
pesanti superiore a quella di una miniera» avverte Khayat.
«Per il ministero della Sanità francese il 70 per cento
della contaminazione da inquinanti organici persistenti
(ossia che non lasciano l'organismo prima di 15 anni), è
dovuta al salmone. E l'Oms ha trovato che oltre il 90 per
cento del metilmercurio, ancora più tossico del mercurio,
proviene dal consumo di pesce». Ma non tutti i pesci hanno
questi rischi: «Sgombro, acciuga, sardina, orata, sogliola
sono sicuri» consiglia Khayat, che sfata un altro mito:
le vitamine. «La vitamina A può aumentare il rischio di
cancro al polmone nei fumatori, mentre la vitamina E (nell'olio
di pesce) fa salire del 40 per cento il rischio di cancro
alla prostata». La prostata è minacciata anche da un insospettabile:
il latte: «Più di due grammi al giorno di calcio di origine
casearia elevano del 30 per cento il rischio di tumore a
quest'organo» spiega Khayat. «Per ingerire calcio, i maschi
adulti dovrebbero sostituire il latte con lo yogurt». >>
Esiste discreta letteratura e non sempre attendibile sulla
eventuale capacità di prevenire i tumori aggiungendo alla
dieta determinati integratori alimentari. Se esistono alcuni
integratori alimentari benefici, come ad esempio il selenio
per il cancro della prostata, o il calcio per i tumori del
colon retto, ne esistono altri che possono favorire la comparsa
dei tumori appartengono a questa categoria ad esempio gli
integratori che contengono beta-carotene, che aumentano
significativamente la comparsa di tumori al polmone nei
fumatori o ex fumatori. Un altro integratore che appartiene
a questa categoria è il RETINOLO. Una altra vitamina si
è rivelata essere una bomba a scoppio ritardato ed è la
VITAMINA E o alfa-tocoferolo.
<< Ebbene, mi dispiace
dovervi deludere, ma devo confessarvi senza tanti giri di
parole, che non esiste alcuna prova che gli omega-3 (o 6,
9 , o quanti altri) proteggano l’uomo dal rischio di tumori.Nessuna
prova relativa all’uomo, o comunque nessuna abbastanza convincente
dal punto di vista scientifico da poter essere menzionato
>>
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