|
7 gennaio 2012
Un’aspirina
al giorno per almeno due anni riduce del 60 per cento il
rischio di ammalarsi di un tumore di origine ereditaria.
In circa il 10 per cento di tutti i casi di cancro infatti
l’origine si annida nei geni ereditati dai genitori anziché
direttamente da un comportamento scorretto, come ad esempio
il fumo. Per queste malattie - si tratta soprattutto di
cancro all’intestino e all’utero - l’aspirina ha dimostrato
di avere un grosso effetto di prevenzione. Lo conferma uno
studio pubblicato sulla rivista medica Lancet. Ma già negli
anni scorsi erano stati osservati gruppi di pazienti che
sembravano ammalarsi di meno se assumevano regolarmente
una pasticca di acido acetilsalicilico.
Se la capacità di protezione dell’aspirina nei confronti
dei tumori lascia ormai pochi dubbi, ancora non è chiaro
se il beneficio sia preponderante rispetto agli effetti
collaterali. L’aspirina quotidiana infatti aumenta, sia
pur leggermente, il rischio di emorragie interne e ulcere
dello stomaco per la sua proprietà di fluidificare il sangue.
Per questo motivo nessun medico si azzarda a suggerire l’uso
di questo farmaco come strategia preventiva nei confronti
del cancro sulla generalità della popolazione.
Perché rischiare una ulcera gastrica e una emorragia quando
c’è una sostanza (=zenzero delle Indie) che ha lo stesso
effetto della aspirina sulla prevenzione dei tumori , del
colon in particolare ?
Da tempo per la prevenzione dei tumori ho inserito nel mio
MENU’ DI LUNGA VITA
http://www.medicitalia.it/salvocatania/news/97/Esiste-un-menu-di-lunga-vita-per-la-prevenzione-dei-tumori
http://www.senosalvo.com/menu_di_lunga_vita.htm
la curcuma che come vedremo
ha gli stessi effetti sulla prevenzione dei tumori dell’aspirina
e pare che potenzi gli effetti della chemioterapia sulle
cellule tumorali
http://www.senosalvo.com/attualita_intro2011.htm#19
La curcuma è una polvere di colore giallo intenso , da non
confondere con il curry, ottenuta dalla frantumazione del
rizoma di una pianta tropicale della famiglia dello zenzero
che cresce in India e Indonesia. La curcuma [ ( e vi risparmio
la sua storia ^___^)] che pur se introdotta da molto tempo
in Europa non ha mai fatto parte delle tradizioni culinarie
nostrane, a differenza di altre spezie perchè veniva utilizzata
a scopi stravaganti (ad esempio dai Greci per tingere le
vesti). Ancora oggi resta una spezia relativamente sconosciuta
a noi se non sotto il nome di >>E 100>>, il colorante alimentare
che conferisce il colore giallo alla senape. Ma non basta
mangiare senape per assumere curcuma perché il contenuto
in questa è di circa 50 mg ogni 100 g e vuol dire che dovremmo
consumare circa 4 kg al giorno di senape per ottenere lo
stesso apporto di curcuma degli indiani.
Non sto a tracciare la storia della curcuma nella tradizione
della medicina indiana , probabilmente è più antica anche
di quella cinese e dalla quale dove viene utilizzata per
trattare una grande varietà di disturbi fisici.
Anche la medicina cinese usa la curcuma per trattare problemi
epatici ed anche emorragie.
Per quanto ricerche abbia fatto non ho trovato alcuno studio
epidemiologico sul legame potenziale tra consumo di curcuma
e sviluppo del cancro. Malgrado tutto ciò nella comunità
scientifica si riconosce l’evidenza che la curcuma potrebbe
essere responsabile delle enormi differenze tra tasso di
alcuni tumori (esempio colon) in India rispetto ai Paesi
Occidentali. Questa ipotesi si basa sul fatto che la curcuma
è quasi esclusivamente consumata in India e sul numero impressionante
di risultati ottenuti in laboratorio sugli effetti antitumorali
del componente principale della curcuma, la curcumina.
La curcumina , possiede diverse attività farmacologiche,
tra cui attività antitrombotiche, ipocolesterolemizzanti
e antiaossidanti (sembra in inferiori alla vit E) oltre
ad avere un potenziale significativo effetto antitumorale.
Questi effetti contro i tumori sono stati ripetutamente
sperimentati con gli animali da laboratorio e con le cellule
tumorali coltivate in laboratorio, in cui la curcumina blocca
la crescita di un numero impressionante di cellule che provengono
da tumori umani, in particolare , leucemie, tumore del colon,
del seno e dell’ovaio. Inoltre la curcumina si è dimostrata
efficace nell’impedire la formazione di nuovi vasi sanguigni
per angiogenesi.
Il cancro del colon sembra il tumore su cui è più efficace.
L’ipotesi si basa sull’osservazione che questa sostanza
riduce i livelli dell’enzima ciclossigenasi-2 (COX-2), responsabile
della produzione di molecole che provocano l’infiammazione
. L’ASPIRINA e i celebri antinfiammatori Celebrex e Vioxx
sono degli inibitori di questo enzima. Sono discussi , hanno
effetti collaterali, costano non poco.
Io ci metto nell’insalata un cucchiaino di curcuma ogni
giorno e spendo un paio di euro per ogni busta che mi dura
mesi e anche il gusto ci guadagna.Prima era citata tra i
tanti alimenti riconosciuti come anticancro
http://www.senosalvo.com/menu_di_lunga_vita.htm
poi è balzata all'attenzione di tutti per la sua attività
angiogenetica entrando a pieno diritto tra le sostanze in
grado di "denutrire il tumore impedendo la formazione di
vasi sanguigni".
Questo nuovo approccio tende a ribaltare la vecchia strategia
delle terapie , che era quella di distruggere le cellule
tumorali maligne aumentando le dosi dei farmaci...........
Invece le cellule come i batteri e virus, diventano sempre
più resistenti grazie alla loro adattabilità e se ne sbattono
allegramente (leggi tragicamente) delle nostre terapie.
Da qui il tentativo di aggirare la resistenza e adattabilità
attaccando le fonti di approvvigionamento dei tumori.
Grazie a questo meccanismo viene utilizzata la curcumina
anche per ridurre le dosi di alcuni farmaci dai potenti
effetti collaterali. E su questa applicazione comincia ad
esserci letteratura.
http://www.senosalvo.com/attualita_intro2011.htm#19
_________________________________________________________________
NOTE
Khayat scrive nel suo
libro "mettetela ovunque" la curcuma. Io ritengo poco prudente
questa affermazione perchè "in provetta" la curcumina ha
mostrato, come del resto molti antiossidanti, effetti
sia antiossidanti ma anche proossidanti.
Per questa ragione raccomando un cucchiaino al giorno,
in attesa della conclusione di alcuni studi clinici sull'uomo,
secondo il principio di Paracelso che è sempre attuale
“Tutte
le sostanze sono veleni; quel che differenzia un veleno
da un rimedio è la giusta dose:".
Un certo grado di prudenza (=dose) deriva dal fatto che
in medicina abbiamo troppe volte preso delle fregature ricorrendo
a dosi elevate di integratori ed antiossidanti. Forse sarebbe
meglio tornare ad Ippocrate “CHE IL CIBO SIA LA TUA UNICA
MEDICINA. Ed è per questo che l’ideale sarebbe quello di
arrangiarsi con quanto c’è in natura. Considero la curcumina
una sostanza già presente in natura e da integrare alla
alimentazione normale .
Quando parlo di “fregature” mi riferisco a tutti gli studi
con grandi speranze condotti somministrando a scopo preventivo
Vit C, Vit E, beta-carotene, selenio e zinco. Alcuni di
questi sono stati interrotti perchè hanno dimostrato un
significativo aumento dei tumori soprattutto nei fumatori
(es. Betacarotene).
http://www.senosalvo.com/integratori_alimentari.htm
Per questa ragione non sono d’accordo, in attesa della conclusione
degli studi clinici sull’uomo, con Khayat e almeno per la
dose sarei più prudente ad esempio nei fumatori o ex fumatori,
tant’è che già questa categoria di soggetti è stata esclusa
pregiudizialmente in alcuni studi di chemioprevenzione
sulla curcumina.
http://carcin.oxfordjournals.org/content/30/6/1016
Se gli altri soggetti vengono inclusi è perché pregiudizialmente
si ritiene che gli effetti attesi siano protettivi.
Nel mese di luglio 2013 è stato pubblicato uno studio randomizzato
, su campione non elevato, che mostrerebbe addirittura una
potenzialità antidepressiva della curcumina, come già rilevato
sugli animali, confrontandola in fatto di sicurezza ed efficacia
addirittura con la fluoxetine (Prozac) in pazienti con disturbo
depressivo maggiore (MDD).
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23832433
L’allego solo per completezza. Non è affatto un invito a
sostituire i farmaci antidepressivi prescritti perché occorrerebbe
prima fare tante riflessioni.
|