1) - Donne di città e rischio di carcinoma mammario
Le donne che vivono in aree urbane presentano una maggiore densità
mammaria e, conseguentemente, un più elevato rischio di sviluppare
un carcinoma della mammella - 2007 Meeting of The Radiological Society
of North America,Chicago, USA
2) - Riduzione del peso migliora il linfedema
Il calo ponderale, ottenuto attraverso una dieta ipocalorica, riduce
l'incidenza e la gravità del linfedema in donne operate per carcinoma
mammario Cancer
3) - Recettore insulinico e carcinoma mammario
Una elevata espressione del recettore per l'insulina è correlata
ad una migliore prognosi, in pazienti affette da carcinoma mammario
in fase iniziale - Breast Cancer Research and Treatment -
4) - Vitamina E e rischio di carcinoma mammario
La supplementazione con prodotti a base di vitamina E esplica un
effetto protettivo nei confronti del carcinoma mammario, in donne
con carente apporto nutrizionale di questa vitamina
5) - Farmaci antinfiammatori riducono il rischio
La rivista American Journal of Epidemiology presenta uno studio
canadese, i cui autori affermano che l'utilizzo cronico di farmaci
antiinfiammatori non steroidei riduce significativamente la probabilità
di manifestare nel corso della vita un carcinoma mmammario
6) - Fumo di sigarette e rischio
Autori svedesi affermano, in un lavoro comparso sul British Journal
of Cancer, che non esiste una sicura relazione tra fumo di sigaretta
e sviluppo di carcinomi mammari in donne in postmenopausa
7) - Alcool e rischio
L'assunzione consistente di alcolici di qualsiasi tipo è associata
ad un aumentato rischio di sviluppare un carcinoma mammario, in
base ai risultati di una ricerca presentata alla 2007 European Cancer
Conference, svoltasi di recente a Barcellona
8) - La chemioterapia migliora la qualità della
vita nel carcinoma metastatico
La rivista scientifica European Journal of Cancer Care pubblica
una ricerca di studiosi greci, secondo cui, in donne con carcinoma
mammario metastatico, il trattamento chemioterapico consente una
migliore qualità di vita rispetto alla semplice terapia di supporto
9) - Stanchezza cronica e carcinoma mammario
Fatigue and treatment for early breast cancer - Nei sei mesi successivi
al trattamento chemioterapico, la fatica rappresenta un sintomo
di frequente riscontro nelle donne affette da carcinoma mammario
in fase iniziale, secondo quanto sostenuto da autori statunitensi
in un lavoro comparso sulla rivista Cancer
10) - Ruolo prognostico negativo dell’invasione
vascolare peritumorale
Prognostic role of peritumoral vascular invasion - Ricercatori dell'Istituto
Europeo di Oncologia di Milano affermano su Annals of Oncology che,
in pazienti con carcinoma mammario N-, il grado di invasione vascolare
peritumorale rappresenta un importante fattore prognostico negativo
11) - Iperespressione di recettori per i folati
e prognosi
L'iperespressione cellulare di recettori per i folati è correlata
ad una cattiva prognosi in donne affette da carcinoma mammario,
in base a quanto rilevato da studiosi statunitensi in una ricerca
comparsa sull'International Journal of Cancer -
12) - Consumo di soia e rischio
Il consumo di cibi a base di soia non determina un effetto protettivo
nei confronti dello sviluppo di carcinomi del seno, in base a quanto
sostenuto da autori giapponesi in una ricerca presentata sulla rivista
Cancer Causes Control
13) - Soppressione ovarica non inferiore alla
chemioterapia
Studiosi tedeschi affermano, sul Journal of Clinical Oncology, che
la soppressione ovarica con LHRH-agonisti non è inferiore al CMF
come trattamento adiuvante, in pazienti in premenopausa con carcinomi
mammari N+ ed ER+
14) - La salpingo-ovariectomia profilattica in
donne affette da mutazioni BRCA
La rivista Cancer pubblica un lavoro francese, secondo cui la salpingo-ovariectomia
profilattica rappresenta una valida opzione preventiva in donne
affette da mutazione dei geni BRCA1 e BRCA2
15) - Peso e linfedema
La perdita di peso è in grado di ridurre significativamente la gravità
del linfedema all'arto superiore omolaterale, in donne sottoposte
ad intervento di linfoadenectomia ascellare per carcinoma mammario,
secondo una ricerca di studiosi britannici comparsa sulla rivista
Cancer
16) - Prolattina e rischio
Un gruppo di ricercatori statunitensi ha evidenziato sul Journal
of Clinical Oncology che elevate concentrazioni plasmatiche di prolattina
aumentano nelle donne il rischio di sviluppare carcinomi mammari,
in particolare di tipo ER+.
17) - Consumo di carne e rischio
Secondo autori britannici, che hanno presentato la loro ricerca
sul British Journal of Cancer, il consumo alimentare di carne aumenta
nelle donne in pre e post-menopausa la probabilità di manifestare
una neoplasia maligna della mammella
18) - Radioterapia e patologie cardiovascolari
Il Journal of the National Cancer Institute afferma, in un lavoro
condotto da ricercatori olandesi, che il trattamento radioterapico
per carcinoma mammario aumenta il rischio di insorgenza a lungo
termine di patologie cardiovascolari (cardiopatia ischemica, scompenso
cardiaco congestizio, valvulopatia), in particolare nelle donne
fumatrici ed in quelle sottoposte anche a trattamento chemioterapico
19) - FDG- PET nella identificazione di metastasi
ascellari occulte
Uno studio di autori italiani, pubblicato su Annals of Oncology,
afferma che la FDG-PET presenta una alta specificità nell'identificazione
di metastasi ascellari occulte in pazienti affette da carcinoma
mammario
20) - Recidiva e indicazione al secondo intervento
Un gruppo di ricercatori dell'Istituto Europeo di Oncologia di Milano,
guidato da Umberto Veronesi, afferma su Annals of Oncology che,
in pazienti selezionate, la recidiva ipsilaterale di un carcinoma
mammario può essere trattata con un secondo intervento chirurgico
conservativo
21) - Tamoxifene e inibitori aromatasi
Il passaggio ad un trattamento adiuvante con un inibitore dell'aromatasi,
dopo due o tre anni di terapia con tamoxifene, migliora la prognosi
in donne affette da carcinoma mammario in fase iniziale, secondo
quanto evidenziato da uno studio di F. Boccardo e collaboratori,
dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Genova, pubblicato su Cancer
22) - Previsione rischio recidiva
La Food and Drug Administration statunitense ha approvato un nuovo
test molecolare, denominato MammaPrint, in grado di predire con
buona attendibilità il rischio di recidiva neoplastica a 5 o 10
anni in pazienti operate per carcinoma mammario, attraverso l'analisi
di 70 geni espressi nel DNA cellulare di un campione di tessuto
tumorale asportato
23) - Chemioterapia adiuvante e radioterapia
contemporanea o sequenziale
Ricercatori francesi sostengono sul Journal of Clinical Oncology
che, in donne affette da carcinoma mammario in fase iniziale con
linfonodi positivi, la chemioterapia e la radioterapia adiuvante,
se attuate contemporaneamente, consentono risultati clinici migliori
rispetto al trattamento sequenziale
24) - Triple negative breast cancers e rischio
di recidive locoregionali
Autori statunitensi affermano sul Journal of Clinical Oncology che
le pazienti con carcinomi mammari in fase iniziale e negativi per
i recettori estrogenici, per i recettori progestinici e per HER2/neu,
se trattate con terapia chirurgica conservativa non manifestano
un elevato rischio di recidive neoplastiche loco regionali
25) - Dubbia utilità dello screening mammografico
in donne 40-50 anni
Uno studio di autori britannici comparso su Lancet mette in dubbio
l'utilità dello screening mammografico in donne di età compresa
tra i quaranta ed i cinquanta anni
26) - La elastosonografia nella diagnostica del
carcinoma mammario
La elastosonografia rappresenta una nuova tecnica ad ultrasuoni
in grado di distinguere con elevata specificità le lesioni mammarie
benigne da quelle maligne, secondo quanto affermato da studiosi
statunitensi durante il meeting annuale della Radiological Society
of North America
27) - La pillola abortiva mifepristone e rischio
La pillola abortiva mifepristone, grazie al suo effetto antiprogestinico,
potrebbe prevenire l'insorgenza dei carcinomi mammari, secondo quanto
sostenuto da un articolo pubblicato sulla rivista Science
28) - I folati nella dieta non sono protettivi
Autori britannici affermano, in un lavoro clinico comparso sul Journal
of the National Cancer Institute, che l'assunzione di elevate quantità
di folati con la dieta non protegge le donne dallo sviluppo di un
carcinoma mammario nel corso dell'esistenza
29) - Cosumo di carne rossa e rischio
Nelle pazienti in premenopausa, una elevata assunzione con la dieta
di carne rossa aumenta il rischio di presentare carcinomi mammari
ER+ / PR+, in base a quanto sostenuta da studiosi statunitensi in
una ricerca pubblicata su Archives of Internal Medicine
30) -
Nel corso del meeting annuale della American Society for Therapeutic
Radiology and Oncology, tenutosi a Philadelphia, è stato presentato
uno studio, secondo il quale la brachiterapia con MammoSite, in
caso di carcinomi della mammella sinistra, non espone il cuore a
dosi di radiazione inferiori a quelle determinate da altre tecniche
radioterapiche convenzionali
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