www.Senosalvo.com  - Torna all'Home Page
RAGAZZE FUORI DI SENO


 

Il volto crudo e inflessibile del cancro al seno e la bellezza imperfetta

Di Salvo Catania Aprile 2014

 

 

Pensateci bene prima di approfondire questo tema : non tutti e tutte sono pronte e  preparate a farlo perché mette a nudo il volto crudo e inflessibile del cancro al seno . Ma il sentimento che prevale ed in questo senso è positivo,  è il CORAGGIO di queste giovani donne, tutte di età inferiore ai 40 anni che si  prestano ad essere  fotografate nonostante la maggioranza dei risultati cosmetici siano non certo incoraggianti.

Del resto questo documento va controcorrente perché è troppo facile far vedere i risultati molto  belli di alcuni interventi.

    Angelina Jolie-ritratto

 La realtà purtroppo è differente e lo scopo di questo progetto è di non occultarla. Lo scopo non è inoltre quello di confortare le pazienti che non sono contente del risultato estetico del loro intervento. Ma certamente stupisce che ci siano tantissime donne che non esitano a farsi fotografare per dimostrare che per loro ora esistano altre priorità nella loro vita.

L’immaginario della donna di fronte al proprio corpo è molto complesso, ma si può affermare che gli aspetti più ricorrenti sono quelli relativi alla bellezza e alla fertilità. Soprattutto nelle donne giovani, bellezza e fertilità sono entrambe minacciate dalla malattia tumorale, una esperienza intensamente vissuta a livello personale che deve oltretutto confrontarsi con gli aspetti sociali.
La società contemporanea riconosce la malattia tumorale come realtà collettiva che non può essere ignorata, ma di fatto non dimostra di accettarla in tutte le sue implicazioni per vari motivi, non tutti obbiettivamente rivelati, non tutti egualmente rappresentati.

    Deena Metzger- 1977

Da quasi mezzo secolo invece molte donne che hanno vissuto l’esperienza del cancro si sono ribellate  a questa sorta di negazione  sociale collettiva .  La poetessa americana Deena Metzger dopo operata di mastectomia, decide di far tatuare sulla sua cicatrice di mastectomia un ramo su cui canta un uccellino per testimoniare la sua presa di coscienza e al tempo stesso la volontà di un futuro di paure superate. Sulla propria cicatrice di mastectomia un’altra poetessa, Cheryl Parsons Darnell scrive questi versi:

<< Il mio uomo non vede i difetti della superficie./ E io mi vedo attraverso i suoi occhi./ Gli occhi di un nativo/ che passa sopra cose/ che solo un turista noterebbe..>>

                                

Matuschka

Se per secoli le donne si sono vergognate di mostrare quel torace scavato dove il seno non c’è più,  una svolta scioccante  nel modo tradizionale di rappresentare e di  guardare la malattia, lo diede il coraggio  di una famosa artista e modella , Matuschka,  che  dopo la mastectomia nel 1993  si fece fotografare  sulla copertina  del  New York Times Magazine,  e  che ebbe risonanza mondiale perché accompagnata da  “Ma ora non puoi piu' guardare da un' altra parte ("You can' t look away anymore"): con questo titolo ad accompagnare una scioccante foto di copertina l' illustrato del "New York Times" ha rotto il muro dell' omerta' e del silenzio. La modella ritratta a piena pagina, il petto appiattito da una mastectomia, racconta piu' di molte parole.

L’esempio di  Matuschka non si può certo considerare isolato sino ai nostri giorni dove le donne operate hanno fatto bella mostra degli esiti degli interventi  anche sui Social Network dove però sorprendentemente sono state bannate perché  “mostrare un seno, anche  se non c’è più sarebbe…PORNOGRAFIA (sic !!)”.

 

Febbraio 2014

Beth Whaanga australiana ha subito una doppia mastectomia per rimuovere un cancro al seno e subito dopo ha posato per un servizio fotografico mostrando il corpo distrutto. Successivamente ha pubblicato su Facebook le immagini suscitando l'ira dei suoi amici.

Rifiutando di nascondere il suo corpo sfregiato dopo una doppia mastectomia, Beth Whaanga ha deciso di condividere le foto del suo corpo post-intervento chirurgico su Facebook. Dopo aver postato le foto, la donna ha ricevuto un duro colpo accorgendosi che più di 100 persone l’avevano cancellata dagli amici sul social network. L’anno scorso, quando ha compiuto 32 anni, Beth ha scoperto di avere un cancro al seno ed ha dovuto asportare entrambe i seni. Dopo il suo intervento chirurgico, nel mese di novembre, la signora Whaanga ha deciso di non nascondere il corpo sfregiato dalle cicatrici e di mostrarlo a tutti online. Ha contattato l’amica fotografa Nadia Masot per realizzare degli scatti in cui appariva nuda e mostrava la devastazione sul suo corpo.

Le immagini sono state poi pubblicate sulla sua pagina Facebook avvertendo i suoi amici che si trattava di fotografie forti in cui appariva nuda. Dopo la pubblicazione sono arrivate le critiche e gli attacchi, molti hanno ritenuto inadatto al social il contenuto delle fotografie, altri hanno segnalato a Facebook le immagini e altri ancora (oltre 100)  hanno cancellato Beth dagli amici online. Nonostante il polverone sollevato, la donna ha scelto di non rimuovere le immagini.

 

La mastectomia continua a essere un argomento di discussione particolarmente delicato, soprattutto quando a raccontarlo sono le donne che l’hanno vissuta. Il caso di Angelina Jolie, che ha rivelato di fronte al mondo intero di essersi sottoposta a questo tipo di operazione, ha sensibilizzato il pubblico rispetto all’argomento che, tuttavia, continua a essere tabù per i gestori del social network Facebook. Questo è quanto racconta Tracy Morris, una donna comune che si è sottoposta a una mastectomia completa nonostante avesse solo 46 anni. Malata di cancro al seno, ha dovuto necessariamente sottoporsi all’intervento di asportazione delle mammelle per evitare una successiva diffusione della malattia. Decisa a incoraggiare le altre donne che vivono la sua stessa condizione, questa coraggiosa mamma – Tracy è sposata con Mike e ha 2 figli – ha postato sul suo profilo Facebook un’immagine che mostra senza censure il suo busto dopo la mastectomia. L’intenzione era quella di mettere in guardia le donne e invitarle a effettuare i dovuti controlli al seno, onde evitare di incorrere in complicazioni più gravi.

“Così ho pubblicato le foto su Facebook e sono rimasta sbalordita quando mi è stato detto che avevo violato gli standard contro la nudità. Le foto non sono di seni perché io non li ho. Quindi in realtà non sono molto diversi da quelle di un uomo senza la camicia.”

Sono diverse le donne bannate da Facebook   per aver violato le norme contro le immagini pornografiche.  Facebook in diversi casi ha fatto marcia indietro giustificando  le rimozioni come errori .

Già negli anni scorsi Facebook aveva  rimosso le immagini del movimento delle Femen  con le stesse motivazioni con le quali aveva rimosso le  crude immagini di una altra donna mastectomizzata

                                             

"Abbiamo una politica molto chiara sulle immagini di nudo e gli amministratori della pagine in questione hanno ricevuto diversi avvisi sul fatto che i contenuti della loro pagina violavano le nostre regole". Non è infatti la prima volta che Facebook si trova a bloccare profili che usano foto del corpo femminile, sebbene queste non abbiano uno scopo pornografico. Sorprendente che le due pagine siano state rimosse con la stessa motivazione.

 THE PROJECT SCAR

Il Progetto The Scar altro non è che una serie di ritratti di donne sopravvissute al cancro al seno scattate dal fotografo di David Jay.

Facendosi fotografare, le ragazze conquistano consapevolezza e forza di andare avanti a testa alta

Dedicato alle più di 10.000 donne di età inferiore ai 40 anni che avranno una diagnosi di tumore, The Scar è un modo per ottenere consapevolezza, speranza, riflessione e guarigione.

La missione è triplice: aumentare la coscienza pubblica del cancro al seno e la sua insorgenza precoce, raccogliere fondi per i programmi di ricerca e sensibilizzazione del cancro al seno ed aiutare le giovani sopravvissute che guardando le loro cicatrici, i loro volti e le loro esperienze attraverso l’obiettivo fotografico di David Jay.<

 

 

 

 

Di seguito la galleria fotografica di queste splendide lottatrici .

Se ne volete vedere altre potete visitare il   sito del progetto The Scar

 Si possono fare commenti a questo articolo sul mio  blog

http://www.medicitalia.it/salvocatania/news/44/Come-si-calcola-il-rischio-reale-per-il-tumore-al-seno

a partire dal commento  # 3000  (tremila)