Avevamo sognato solo una Champions e nel 2010 ci ritroviamo con una QUINTIPLETTA storica.
Tutto magnifico in quanto lungamente atteso: e solo chi ha sofferto
sa sorridere, come Beppe Servegnini. Se l'Inter è una forma di allenamento
alla vita, siamo allenatissimi: salteremo di gioia senza stancarci.
Nessuno potrà accusarci d'essere quelli che gli inglesi chiamano
fairweather friends, «gli amici del tempo bello».
Per amore, abbiamo
preso pioggia, fango, bufere e temporali (a Roma, a San Siro, a
Villarreal), mantenendo il sorriso e l'ironia - perché il calcio
è un gioco, mica una guerra. Ora che è tornato il sole, nessuno
potrà usare contro di noi la battuta di J.F. Kennedy: «La vittoria
ha moltissimi padri, la sconfitta è orfana».
Le nostre sconfitte
sono state accettate, sempre, da una famiglia unita. Ora possiamo
goderci la vittoria con la coscienza tranquilla.
Nelle foto l’abbraccio
con la Coppa originale della Champions, che la società Inter ha
permesso di far toccare a tutti noi tifosi nel corso di una manifestazione
benefica in favore di Emercency per la costruzione di un Ospedale
per bambini in Africa
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